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Giampiero Mughini, la verità scandalosa sulla droga nello spettacolo: "Cosa succede davvero nelle feste vip"

Teresa Pica
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Giampiero Mughini torna a parlare del fenomeno droga alle pagine del Quotidiano Nazione e per farlo riparte dalle dichiarazioni su Desirèe Mariottini, la 16 enne violentata e uccisa in una borgata romana di cui disse che non avrebbe potuto non fare quella fine dato il "reame di droga" in cui viveva. Riguardo al modo in cui quelle dichiarazioni furono lapidate Mughini piuttosto che tornare indietro incalza e dichiara "si trattava di una povera ragazza che aveva dalla sua solo la giovinezza e finì preda del primo delinquente" ma questa volta va più a fondo e, al fatto di cronaca, affianca una riflessione su una piaga sempre più grave a cui non viene dedicato spazio: "È un argomento su cui la coltre dell'ipocrisia è molto spessa", e aggiunge "si fa finta che questi consumatori non ci siano". Leggi anche: Un fiume di cocaina nascosto tra i loculi al cimitero: la scoperta, al Verano Parlando di come il fenomeno sia dilagante in Italia e di quanto oramai sia sdoganato l'uso di cocaina e canne nelle feste dei vip Mughini dichiara: "Nel mondo dello spettacolo sono più quelli che si fanno di quelli che non si fanno". Quanto alla possibile realizzazione di una campagna anti-droga (in Italia manca da 8 anni) il giornalista ironizza sul fatto che non gli viene in mente nessun possibile testimonial anti-droga tra i famosi e aggiunge: "Qui ci troviamo di fronte a una piaga particolare, perché i tossicodipendenti da quelle sostanza fanno dipendere la loro vita. In questo senso, diciamo la verità, gli spot non servono a nulla".

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