Soldi

Giuseppe Conte, il suocero Cesare Paladino patteggia per la tassa di soggiorno evasa

Caterina Spinelli

Cesare Paladino, padre della fidanzata del premier Giuseppe Conte, ha patteggiato un anno, due mesi e sette giorni per l'evasione della tassa di soggiorno. L'imprenditore, proprietario del Grand Hotel Plaza di via del Corso a Roma, per quattro anni (dal 2014 al 2018) non ha corrisposto al Comune la tassa di soggiorno dovuta (un totale di 2 milioni di euro). Imposta, però, che i clienti dell'albergo a cinque stelle hanno puntualmente pagato. Per questa ragione il pubblico ministero, Alberto Pioletti, ha contestato a Paladino il reato di peculato. Il padre di Olivia Paladino, che ha già restituito l'ingente cifra, potrebbe comunque sborsare altri 300mila euro al Campidoglio (costituito parte civile), frutto degli interessi. A decidere il da farsi sulla vicenda che coinvolge l'amministratore di "Unione Esercizi Alberghieri", sarà il gup. Solo a luglio Paladino potrà sapere se la richiesta di patteggiamento sia stata accettata, se subirà un rito ordinario o ricevere l'assoluzione. Leggi anche: Il suocero di Conte è finito nei guai: 2 milioni di euro nel mirino