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Meghan Markle, "sgangherata moglie di un principe". Altra voce: Harry ha sbagliato tutto, Kate invece...

Giulio Bucchi
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Dovrebbe ringraziare il Cielo, Dio e la Regina se occupa al momento questa posizione, se da attrice di secondo piano nelle sit-com americane si è ritrovata catapultata nel magico mondo di Buckingham Palace, passando da sconosciuta divorziata figlia di divorziati nientemeno che a duchessa di Sussex e consorte del principe d' Inghilterra. Ma la gratitudine non deve essere una delle sue virtù se è vero che ora, come fa sapere l' esperto di questioni reali Rob Shuter nel suo iHeart Radio Show citando non meglio precisate fonti, Meghan Markle, moglie di Harry e neomamma del principino Archie, avrebbe intenzione di lasciare il Regno Unito per trasferirsi nuovamente in America, nella sua Los Angeles. Portandosi dietro il pargolo reale e il marito, ormai sempre più succube dei suoi capricci. Alla base di questa decisione ci sarebbe da un lato l' insofferenza per il cerimoniale di corte e le regole di portamento e comportamento cui è tenuta a ubbidire; dall' altro, e soprattutto, il timore di essere «messa in ombra» definitivamente dalla prima coppia, quella di William e Kate Middleton, di «venire al secondo posto» dopo questi cognati così ingombranti. Laddove in America lei ed Harry sarebbero vezzeggiati come veri «Re e Regina» Leggi anche: Kate sconcertata al galà per Trump, come si è presentata la (presunta) amante di William Primadonna - Della personalità e delle idee di questa primadonna potremmo discutere a lungo, così come dell' incapacità cronica degli americani di adeguarsi alla Tradizione dei progenitori inglesi, una pecca resa evidente di recente anche dal presidente Trump, tra strette di mano poco ortodosse alla regina e bicchieroni di Coca-Cola trangugiati alla cena di gala. Ma tant' è. Piuttosto ci piace indagare la discutibile scelta di Harry di prendersi questa donna in moglie, farla duchessa e madre della propria prole. In tempi non sospetti il buon fratellone William, che almeno si è scelto un buon partito, l' aveva messo in guardia: «Ehi Harry, vacci piano». Ma lui niente: dopo un fidanzamento flash, era passato alle presentazioni ufficiali e quindi a un matrimonio altrettanto flash. Tutto in fretta e furia perché l' amore è cieco e non aspetta. Ma infine vissero felici e contenti? Non si direbbe. Meghan da subito ha iniziato a rompere il cerimoniale, e non soltanto quello. Nelle sue prime uscite ha fatto discorsi sulla bontà del femminismo, ha cercato di rubare la scena a Kate creando con lei rapporti di difficile convivenza; dalle piccole cose alle più importanti è suonata come una rivoluzionaria, una mina vagante nella paludata corte inglese: vedi il rifiuto di avere i ginecologi di Sua Maestà per partorire, il no alla foto di rito post-parto, le gambe accavallate e le mani strette al maritino in pubbliche cerimonie come non vorrebbe il protocollo. Sembrava quasi farlo apposta, per sfidare la pazienza regale e dimostrare di essere la nuova Diana Questa situazione ha finito per creare dissapori tra i due fratellini, che si sono separati prima fisicamente poi patrimonialmente. Viste le insofferenze di Meghan, lei e il marito hanno lasciato la residenza di Kensington Palace, già sede dei due cognati, e si sono trasferiti nella tenuta di campagna di Frogmore Cottage, dove sono seppelliti due altri "rivoluzionari" regali: Edoardo VIII e Wallis Simpson, cioè il re che decise di abdicare per amore e la sua consorte, anche lei americana, anche lei divorziata Come se non bastasse, Harry, in rottura con William, ha lasciato la Royal Foundation che i due avevano creato nel 2009 per portare avanti opere di beneficienza. A fronte di questi eventi, viene spontaneo chiedersi: era proprio il caso che il principe facesse quel passo verso l' altare e dicesse «Yes»? Non era meglio se a Harry avessero presentato una Sally, come vuole il film, o qualsiasi altra donna che non fosse la ribelle Meghan? Le alternative, di certo, non gli mancavano tradizione Ma in questo, almeno in questo, Harry sembra fedele alla Tradizione. Ossia pare obbedire a quelle scelte scellerate in fatto di amore che legano, in una sorta di trait d' union, i membri della casa reale inglese. Basta pensare alle nozze sventurate tra Carlo e Diana e allo sfascio contemporaneo del matrimonio del fratello Andrea con Sarah Ferguson. E quindi alla già ricordata abdicazione di Edoardo VIII, e risalire fino a Enrico VIII, uno che credeva talmente al matrimonio da ripeterlo per sei volte e che, per "amore" di una donna, arrivò a rompere con la Chiesa di Roma e si complicò vita e carriera. Non azzeccano mai le nozze, i maschi regnanti inglesi, c' è poco da fare. E forse non è un caso che i migliori sovrani siano stati donne, da Elisabetta I a Elisabetta II a Vittoria, e che Dio voglia salvare la Regina, non certo la moglie sgangherata di un Principe di Gianluca Veneziani

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