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Feltri e Camilleri: "Io vittima di odio gratuito ti prego di agire". Lettera a Verna contro i colleghi

Giulio Bucchi
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Lettera aperta al presidente dell' Ordine Nazionale dei giornalisti italiani, Carlo Verna. Caro collega, un paio di giornalisti si sono autosospesi dall' albo (cosa che non si può fare) dicendo: o buttate fuori Feltri o ce ne andiamo noi. Ottima iniziativa, sarebbe stato più corretto se si fossero dimessi, ma non importa. A me di essi non frega niente. È curioso il motivo della loro comica iniziativa. Ritengono che io abbia offeso Camilleri in fin di vita. Falso. Ho elogiato, forse in modo esagerato, lo scrittore siciliano. Al termine del mio articolo pubblicato su Libero ho aggiunto che per consolarmi della sua eventuale morte avrei gradito il fatto che il terrone Montalbano non mi avrebbe più rotto i coglioni. Il quale Montalbano è un personaggio inventato, non un uomo in carne e ossa. Quindi non ho insultato nessuno. Come se avessi dato della zoccola a Cappuccetto Rosso, che non esiste. Invece i due colleghi che hanno raccolto le firme affinché io venga radiato sostengono il contrario: avrei oltraggiato tutto il Sud. Senza peraltro considerare che il termine terrone ha due valenze, una spregiativa e una scherzosa, sfottitoria. In ogni caso io non ho dato del terrone a Camilleri bensì, ripeto, a Montalbano che appunto è una figura letteraria e non l' autore che l' ha animata. Leggi anche: "Cosa non capisce chi si indigna". Sgarbi e la verità su Feltri e Camilleri Inoltre, i due signori che auspicano la mia espulsione, mi accusano di aver vergato titoli razzisti, omofobi, sessisti. Semplicemente ciò è falso. Io sono direttore editoriale di Libero, non responsabile. Quindi non rispondo dei contenuti del giornale che non abbia scritto io. "Bastardi islamici", "Patata bollente", "Comandano i terroni", eccetera, non sono definizioni mie, ma sintesi espressive - opere dell' ingegno altrui - non attribuibili a me e di cui non posso appropriarmi. Anche se particolarmente evocative dei miei scritti (quindi non istigative) ed efficacemente suggestive per il lettore. Affibbiarmele costituisce una menzogna che l' Ordine dovrebbe sanzionare. È ciò che mi aspetto tu promuova per difendermi, visto che sono iscritto da oltre 50 anni all' Albo, da una campagna denigratoria che non fonda sulla verità, ma sull' odio gratuito. Ti prego di agire in questo senso. Grazie. di Vittorio Feltri

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