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Vittorio Sgarbi in difesa di Salvini: "Comunque finisca, lui vincerà. È un vero soldato coraggioso"

Caterina Spinelli

"Comunque finisca, Matteo Salvini vincerà. Non ha fatto calcoli, ha chiesto di votare subito. Ha sbagliato? Pagherà. Lasciate giudicare al popolo". Vittorio Sgarbi prende le difese del ministro dell'Interno e della sua sorprendente decisione di annunciare la crisi di governo: "Salvini ha rotto perché doveva rompere. Al momento giusto. Al Senato, il suo discorso - l'unico vero - infiammerà l'Italia. Lo invidio. Vorrei essere al suo posto. È l'ora del coraggio, non del compromesso. Si vince soltanto rischiando di perdere tutto" si sfoga sulle pagine del Giornale.  Leggi anche: In Onda, Sgarbi e la verità sugli antifascisti: "Ecco chi sono i più accaniti" "La controffensiva è aperta dalla vomitevole demagogia di Di Maio ("non si dimette perché fa comodo avere l' auto blu e i voli di Stato mentre si fa campagna elettorale nelle spiagge"); e poi Pietro Grasso, il redivivo Rotondi, fino a Renzi che vuole uccidere il Pd per aiutare a sopravvivere i disperati dei Cinque stelle. E poi ancora i big grillini riuniti da Grillo che lo dichiarano "inaffidabile", Cangini di Forza Italia che lo accusa di "fallimento", la ministra Trenta, perfino Casini. Non sono da meno i quotidiani". Insomma - per il critico d'arte - abbiamo letto di tutto, abbiamo visto che "l'incertezza di politici e commentatori si è scaricata su Salvini mostrandolo pentito e confuso". "Salvini si è rivelato coraggioso e non opportunista. Mai visto prima. Salvini è un soldato che crede alla battaglia".