Il caso

"Nuovo centrodestra", il marchio già depositato da Bocchino nel 2011

Andrea Tempestini

Un colpo basso, seppure involontario, che forse fa sorridere Italo Bocchino. La vittima, anche se forse avrebbe preferito colpire Silvio Berlusconi, è l'ex alleato Angelino Alfano. Succede infatti che il vicepremier strappa con Berlusconi e crea una nuova formazione, "Nuovo Centrodestra". Ma il neonato movimento potrebbe trovarsi a fare i conti con una fastidiosa questione di copyright. Il marchio "Nuovo Centrodestra", infatti, fu registrato nel 2011 all'Ufficio marchi e brevetti dall'allora vicepresidente di Futuro e Libertà, Bocchino appunto. Il deposito al ministero dello Sviluppo Economico avvenne l'8 marzo 2011, la registrazione effettiva il 18 maggio. Per capire, erano i mesi in cui nasceva il cosiddetto Terzo Polo in cui confluiva anche l'Udc di Pier Ferdinando Casini. E così, lo scorso 31 ottobre, quando è stata inoltrata la richiesta di registrazione dello stesso marchio, la domanda non è stata accolta. Alfano, ora, potrebbe essere costretto a chiedere all'ex colonnello finiano il via libera per utilizzare quel marchio. E se Bocchino rispondesse picche, Angelino dovrebbe ribattezzare la sua neonata creatura.