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Andrea Scanzi a Otto e mezzo umilia Di Maio dopo l'Umbria: "Sapete perché è lì? Gli farei solo una domanda"

Giulio Bucchi
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"Volete sapere perché Luigi Di Maio sta lì?". A Otto e mezzo da Lilli Gruber si discute dell'Umbria e del tracollo del Movimento 5 Stelle, che porta con se i dubbi sulla leadership del ministro degli Esteri. Di Maio, spiega Andrea Scanzi del Fatto quotidiano, non è il capo "perché bravo, ma perché è il meno peggio e non ci sono alternative". Leggi anche: Di Maio con la coda tra le gambe? Clamoroso retroscena sul nuovo patto con Salvini "Di Maio - spiega Scanzi, che non ha mai nascosto le proprie simpatie grilline - era un politico morto e sepolto fino al suicidio agostano di Matteo Salvini. Rimane un leader in difficoltà, che ha avuto coraggio nel provare a fare un accordo con il Pd, ma l'ha fatto nella regione peggiore per loro. A Di Maio chiederei: in 10 anni di Movimento 5 Stelle quante regioni avete preso? Zero. Di Maio sta lì non perché bravo, ma perché è il meno peggio e non ci sono alternative. Questa sconfitta è stata percepita da molti esponenti del Pd e del M5s come una liberazione. Si rendono conto che facendo così è come quello che si taglia gli zebedei per far dispetto alla moglie".

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