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Sardine, Santori contro Salvini: "Razzista, ora riempie solo i bar. Perché è giusto contestare l'opposizione"

Giulio Bucchi
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"Matteo Salvini riempiva le piazze, ora solo stanze e bar". Mattia Santori, ospite (fisso) di Giovanni Floris a DiMartedì, chiarisce in poche battute perché le sardine potrebbero diventare il nuovo, imprevisto "turbo" per il leader della Lega: la loro ossessione per il Capitano, contro cui scendono in piazza da un mese, in tutta Italia, rischia di trasformarsi infatti in una formidabile arma in mano a Salvini che nel clima "con me o contro di me" è capace di sguazzare eccome, un po' come accadeva a suo tempo con Silvio Berlusconi.   Leggi anche: "Fare la sardina è un lavoro duro". Santori, siamo al livello guru Il 31enne bolognese, d'altronde, pare non capirlo o semplicemente non curarsene, preso nel suo nuovo ruolo di guru del progressismo mediatico. "Abbiamo imparato a fare il vecchio lavoro del leader della Lega, ma siamo solo alla fase iniziale", annuncia con orgoglio nel salotto di La7. E a chi gli rinfaccia un fenomeno molto strano e tutto italiano, quello di qualcuno che scende in piazza non contro chi comanda, il governo, ma contro chi è all'opposizione, Mister Sardina replica con una scrollata di pinne: "Davanti a qualcosa che ha passato il limite, tutti ci dovremmo alzare. Davanti a Liliana Segre ti alzi e applaudi, perché testimonia qualcosa che non doveva succedere. C'è tanto razzismo in Salvini e voglia di dividere, perché dove si divide è facile governare".

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