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Roberto Maroni, bomba prima del congresso: "Questa Lega di Salvini un partita leninista". Scissione del Nord?

Caterina Spinelli
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Al Congresso leghista che si terrà questa mattina, sabato 21 dicembre, tutto è possibile. Parola di Roberto Maroni. "Se Matteo Salvini non ascolterà il Nord, il partito diventerà leninista". Dunque, per l'ex segretario della Lega "nascerà qualcosa di nuovo". La Lega però, per Maroni, rimarrà sempre la Lega, "vengono mantenuti i padri fondatori, ci sono riconoscimenti persino per il sottoscritto e per Bossi. Sarà un passo verso l'evoluzione - spiega in un'intervista alla Stampa -, sarà un soggetto politico diverso ma con le radici nel passato. Salvini poteva anche fare una scelta diversa, con un congresso che metteva in liquidazione il partito. Invece così non è. Almeno salvo sorprese". Leggi anche: Matteo Renzi e Roberto Maroni, il sospetto di Minzolini: due inchieste perché sono nemici di Conte Una fra tutte? Che il Nord tanto centrale nel partito fondato da Umberto Bossi venga messo all'angolo. "In quel caso - prosegue - potrebbe anche nascere qualche cosa di diverso, che torni a rappresentare le istanze dei ceti produttivi del nord". Insomma, un partito leninista "in grado di tenere dentro tutto" alla Dc-maniera, "con diverse anime". 

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