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Roberto Calderoli sul marocchino che ha ucciso Sara Sforza: "Perché era ancora libero? Vergogna"

Caterina Spinelli
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Sara Sforza aveva 23 anni quando è stata uccisa mentre guidava, in una strada abruzzese, la sua auto. A toglierle la vita un 25enne marocchino, che, risultato positivo ai test su alcol e droga, l'ha travolta. Non solo perché il giovane era già stato raggiunto da un provvedimento di espulsione impugnato, però, in Cassazione dal suo legale. "Era sottoposto a decreto di espulsione eppure era ancora in Italia grazie al solito ricorso per allungare i tempi - ha inveito Roberto Calderoli, senatore della Lega -. Stava guidando a folle velocità e in stato di ebbrezza. Ha ucciso una ragazza di 24 anni, eppure il marocchino che in Abruzzo ha commesso un omicidio stradale inspiegabilmente non è in carcere. Ma ai genitori e agli amici di questa vittima chi si prende l'onere di spiegare perché questo criminale è ancora libero? Se questo marocchino fosse stato espulso oggi avremmo una vittima in meno sulle nostre strade". Come dargli torto.  Leggi anche: Travolge un'auto e uccide una 23enne, marocchino positivo al test su alcol e droga

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