Paradossi

Marino promette lo spogliarello, la Roma non vince più: "Sindaco vestiti, o piuttosto niente scudetto"

Roberto Procaccini

Era la fine di ottobre, la Roma di Rudi Garcia era la squadra del momento: 11 vittorie consecutive, striscia positiva da record, prima in classifica dopo aver battuto anche i rivali d'alta classifica del Napoli e dell'Inter. Poi Ignazio Marino, era il 30 ottobre, disse: "Se i giallorossi vincono lo scudetto, mi spoglio". E' vero che nella capitale c'è una tradizione gloriosa di spogliarelli per festeggiare tricolori: Anna Falchi rimase in reggiseno (esplosivo) nel 2000 per celebrare il titolo della Lazio. Sabrina Ferilli sfilò in un completino color carne che fece bollire il sangue nelle vene a un milione di romanisti raccolti ai Fori Imperiali. Ecco, sarà per gli altisonanti precedenti, ma sembra proprio che i giocatori giallorossi abbiano mandato un chiaro segnale al titolare del Campidoglio. Dopo il proclama di Marino, per i lupi sono venuti tre pareggi striminziti (dei quali due in casa) e il sorpasso in classifica della Juve. Una mini-crisi, secondo molti. Per la serie: "Marino, vestiti - pare il messaggio di De Rossi& co - o piuttosto non vinciamo".