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APPROFONDIMENTO / I giudici: "Le papi girl vanno risarcite per sofferenza psicologica"

Ambra Battilana e Chiara Danese

Nelle motivazioni della condanna di Fede, Minetti e Mora la richiesta di risarcimento per Ambra Battilana, Chiara Danese e Imane Fadil

Nicoletta Orlandi Posti
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Furono le prime ragazze a costituirsi come parti civile al processo a carico di Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti nel processo "Ruby bis". Ora Ambra Battilana, Chiara Danese e Imane Fadil, devono essere risarcite dagli imputati per la "sofferenza riferita e direttamente collegata alla partecipazione" alla serata ad Arcore, nella residenza di Silvio Berlusconi. Lo spiegano i giudici di Milano nelle motivazioni del verdetto di condanna per Fede, Mora e Minetti. Le parti civili "hanno subito un contraccolpo emotivo e psicologico dalla mera partecipazione alle serate di Arcore", "e non vale a inficiare tale assunto - puntualizzano - il tentativo delle difese di sminuire la valenza probatoria delle dichiarazioni delle parti civili attuato rinvangando situazioni personali ambivalenti o evidenziando la molteplicità delle cene cui avrebbero accettato di intervenire, circostanze sintomatiche, secondo i difensori, di un'assoluta inverosimiglianza di quanto riferito". Guarda le foto nella Gallery La stauetta di Priapo - Al processo milanese per il quale Berlusconi è indagato per prostituzione minorile, la Battilana raccontò la famosa sera dell'agosto 2010 in cui, insieme a Chiara Danese, prese parte ad una cena ad Arcore. "Berlusconi ci chiese se eravamo pronte a fare il bunga bunga. Con lui facemmo un giretto delle sale, c'era questa sala molto grande, coi palloncini con la scritta “Viva Silvio”. Mentre facevamo il giro della villa, Berlusconi ci dava dei colpi sul sedere per farci andare più veloci. Ebbi la percezione che fosse come un palpeggiamento, l'ho solo guardato e lui è passato avanti, come se avesse capito che non doveva farlo". Poi è subentrata la già nota statuetta di Priapo. Era un «omino di legno con sopra una botte, togliendo la botte rimaneva questo omino con un pene sproporzionato rispetto al resto della statuina», spiega Ambra. Le ragazze, tra cui "Roberta Bonasia, simulavano un rapporto orale con questa statuetta", ha raccontato la Battilana che ha anche rivelato dello spettacolino offerto da Nicole Minetti. E alla domanda del magistrato, sul se ci siano stati contatti tra Berlusconi e le ragazze, la giovane replica: "Quella sera ho visto contatti fisici, ho visto Silvio Berlusconi ed Emilio Fede nella sala del bunga-bunga che si facevano toccare nelle parti intime da ragazze nude e queste ragazze che si facevano toccare il seno e il sedere".

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