Il dibattito

Ferrara: i figli tutti uguali? E solo una truffa

Lucia Esposito

Il tema è l'equiparazione tra i figli legittimi e quelli nati fuori dal matrimonio decisa dal Consiglio dei ministri qualche giorno fa. La voce (come sempre fuori dal coro) è quella di Giuliano Ferrara che sul Foglio si domanda che senso abbia rendere i figli tutti uguali per legge. "Avete gli stessi diritti ma siete diversi.. Vi ha generato l'amore e complimenti che siate riusciti a oltrepassare la barriera dell'aborto e altre barriere ma avete un tratto di realtà relativo alla pratica antica del matrimonio e della filiazione che vi distingue, vi differenzia"  E poi ancora: "L'uguaglianza sociale ha fatto di recente un paio di cattive figure: la ghigliottina e la pianificazione dell'economia comunista. Va di pari passo, la signora eguaglianza con una forza incline alla violenza". Ferrara contesta il concetto di uguaglianza finale dell'umanità intesa come omologazione del genitore (a) e del genitore (b) del maschio e della femmina, del matrimonio e dell'unione unisessuale, dei figli indistinguibili". Tutto lo scetticismo dell'Elefantino rispetto al fatto di sancire per diritto l'ugiaglianza di tutti i figli sfocia in una conclusione ed effetto: "Tutta questa uguaglianza m i sa di truffa, umanitaria ma truffa".