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Belpietro: "Renzi finito prima ancora di cominciare"

Nel suo editoriale il direttore di Libero spiega perché il Rottamatore rischia di essere rottamato

Nicoletta Orlandi Posti
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Pare già svaporato l'effetto Matteo Renzi sul Pd. Sondaggi alla mano il partito democratico continua a perdere consensi e, se si andasse alle urne ora, il centro destra vincerebbe a mani basse. Che ci sia del vero nell'inversione di tendenza lo dimostrano due fatti: l'irrequietezza dell'entourage del Rottamatore e una frase che si è lasciato sfuggire Romano Prodi con un giornalista del cerchio magico. "Occhio che qui vince di nuovo Berlusconi", avrebbe detto il Professore. Ovviamente poi ha smentito, ma ormai la frittata è fatta.  Di certo c'è, puntualizza Maurizio Belpietro nel suo editoriale su Libero in edicola oggi 6 febbraio 2014, che "passato l'entusiasmo e risvegliatisi dal sogno, a sinistra si sono accorti che Silvio Berlusconi è sempre lì, più vivo e vegeto di prima". Di più. Il direttore fa notare come l'accordo tra il Cav e Renzi sembra aver avuto un effetto nefasto sugli elettori del Pd, mentre avrebbe fatto aumentare in modo considerevole quelli del centro destra. Cosa che al neo segretario democratico stanno rinfacciando i suoi detrattori all'interno del partito. L'unica via di uscita, per lui, è quella di andare al voto e vincere. Altrimenti finirà nella lunga lista degli sconfitti di Berlusconi. Per questo hanno ripreso quota le indiscrezioni a proposito di una prematura fine del governo delle larghe intese. Oggi alla riunione della direzione del Pd si comincerà a capire che aria tira. Sarà un vertice che si preannuncia rovente con Enrico Letta pronto a dire la sua. Anche perché, puntualizza Belpietro, se Renzi lo accusa di non fare abbastanza, lo stesso possono dire gli elettori di sinistra e accusare il sindaco di Firenze di non aver fatto nulla per costringere il governo a fare qualcosa.    

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