Belpietro: "Renzi finito prima ancora di cominciare"
Nel suo editoriale il direttore di Libero spiega perché il Rottamatore rischia di essere rottamato
Pare già svaporato l'effetto Matteo Renzi sul Pd. Sondaggi alla mano il partito democratico continua a perdere consensi e, se si andasse alle urne ora, il centro destra vincerebbe a mani basse. Che ci sia del vero nell'inversione di tendenza lo dimostrano due fatti: l'irrequietezza dell'entourage del Rottamatore e una frase che si è lasciato sfuggire Romano Prodi con un giornalista del cerchio magico. "Occhio che qui vince di nuovo Berlusconi", avrebbe detto il Professore. Ovviamente poi ha smentito, ma ormai la frittata è fatta. Di certo c'è, puntualizza Maurizio Belpietro nel suo editoriale su Libero in edicola oggi 6 febbraio 2014, che "passato l'entusiasmo e risvegliatisi dal sogno, a sinistra si sono accorti che Silvio Berlusconi è sempre lì, più vivo e vegeto di prima". Di più. Il direttore fa notare come l'accordo tra il Cav e Renzi sembra aver avuto un effetto nefasto sugli elettori del Pd, mentre avrebbe fatto aumentare in modo considerevole quelli del centro destra. Cosa che al neo segretario democratico stanno rinfacciando i suoi detrattori all'interno del partito. L'unica via di uscita, per lui, è quella di andare al voto e vincere. Altrimenti finirà nella lunga lista degli sconfitti di Berlusconi. Per questo hanno ripreso quota le indiscrezioni a proposito di una prematura fine del governo delle larghe intese. Oggi alla riunione della direzione del Pd si comincerà a capire che aria tira. Sarà un vertice che si preannuncia rovente con Enrico Letta pronto a dire la sua. Anche perché, puntualizza Belpietro, se Renzi lo accusa di non fare abbastanza, lo stesso possono dire gli elettori di sinistra e accusare il sindaco di Firenze di non aver fatto nulla per costringere il governo a fare qualcosa.