Santanchè e il complotto contro Berlusconi: "Le colpe di Fini, Alfano e De Benedetti"
L'onorevole di Forza Italia, ospite di Piazza Pulita, parte in quarta contro i "nemici interni" del Cav, che dal 2011 hanno fatto da sponda con la "congiura" di Ue e Fmi
Napolitano, Monti, Passera? Secondo Daniela Santanchè non sono solo loro i protagonisti del "golpe" contro Silvio Berlusconi. Secondo la pasionaria di Forza Italia, ospite di Corrado Formigli a Piazza pulita su La7, qualcuno in Italia ha fatto da sponda al pressing internazionale (Merkel, Sarkozy, Ue e Fmi) per sostituire il Cavaliere a Palazzo Chigi. Il referente di quel pressing, naturalmente, non poteva che essere il Capo dello Stato. Che avrebbe cercato, è la tesi della Santanchè, di convincere fette dell'allora maggioranza a mollare il premier. Ribaltone? Intese bipartisan? Il piano di Napolitano secondo la pasionaria sarebbe partito da lontano: il "tradimento" di Gianfranco Fini sarebbe stato il primo passo, sul finire del 2010, in questo percorso che ha poi portato alla nomina di Mario Monti premier sostenuto da una maggioranza trasversale anche sulla scia dell'emergenza politica e finanziaria. Tutto nell'ottica di un progetto di deberlusconizzazione prima e, poi, di "mantenimento dello status quo", come ha ripetuto il direttore del Fattoquotidiano.it Peter Gomez sempre da Formigli. Dalla rinuncia al ritorno alle urne al governo tecnico e, un anno e mezzo dopo, lo stallo delle elezioni 2013 e la nascita di un altro governo di larghe intese, con in mezzo la fondamentale svolta del "Napolitano-bis". E qui, secondo la Santanchè, è arrivata la sponda di Angelino Alfano che con la sua fuoriuscita dal Pdl ha dato una mano al Colle. "Non ditemi che non c'è lo zampino del Quirinale", ha accusato l'onorevole forzista, scatenata nel puntare il dito anche contro Mario Monti e l'ingegnere Carlo De Benedetti: "Monti va da De Benedetti e chiede consiglio sull'assetto futuro nostro Paese, è legittimo?" De Benedetti, oltre che avversario politico ed editoriale di Berlusconi, è anche grande finanziere. Il sospetto, insinua la Santanchè, è quello di reato di agiotaggio. Accusa pesante che manda su tutte le furie Vittorio Zucconi, firma di Repubblica decisamente sulla difensiva e protagonista di qualche battibecco proprio con Alan Friedman, l'autore dello scoop sull'estate dei misteri 2011.