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Berlusconi ad Arborea, lapsus e risate: ecco le battute su Mussolini e olgettine

Il Cav in Sardegna per la campagna elettorale di Cappellacci. I guai di Letta, Renzi e del Pd lo mandano su di giri, delirio in platea

Giulio Bucchi
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E' su di giri, Silvio Berlusconi. I dolori del Pd, la "congiura" di Renzi ai danni del premier Letta e la figura di Matteo, da rottamatore a traditore, potrebbe portare voti inattesi a Forza Italia. Il Cav questo lo sa, forte degli ultimi sondaggi che danno il centrodestra potenzialmente in vantaggio e vicinissimo alla soglia del 37% che farebbe scattare il premio di maggioranza alle politiche. Prima, però, ci sono le elezioni amministrative di maggio. Ad Arborea per chiudere la campagna elettorale del governatore Ugo Cappellacci, Berlusconi si concede qualche battuta pepata. "Volevo venire tante volte ad Arborea. Ci avrò provato sei-sette volte, perchè si chiamava Mussolinia... Eh sì, direte, tu sei di destra...". "No - si corregge subito tra la risate generali -, volevo venirci perché ha come patrono il mio patrono personale, Don Bosco, che di miracoli ne ha fatti tanti". Un miracolo di sicuro è la capacità del Cav di ridere delle proprie sventure. E dei propri lapsus: "In Sardegna - spiega - sono sempre di più gli ultracentenari, soprattutto quelli che vivono nella Olgiastra...". Quindi la rettifica: "Ogliastra... Scusate ma a me le olgettine sono rimaste dentro". E giù altri applausi.

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