Periodo nero

Coronavirus, il sospetto di Franco Bechis: "Conte chiude ancora le scuole perché teme un'escalation di contagi"

Un cambio di rotta "da brividi" quello di Giuseppe Conte. Almeno per Franco Bechis che vede, nell'idea del governo di chiudere scuole e atenei fino al 15 marzo, una preoccupazione lampante sul coronavirus. I massimi esperti vanno da giorni dicendo che il picco di contagi per l'Italia non è ancora arrivato. Se così fosse - spiega il direttore del Tempo -, "ci sarà la necessità di 100 mila posti letto fra terapia intensiva e sub -intensiva". Ad oggi ce ne sono circa 5 mila nella sanità pubblica di tutto il paese. "Si possono unire quelli (non molti) disponibili nelle strutture private e attrezzandone alla bisogna nelle strutture militari (che ne hanno) in tempi non lunghissimi si potrebbe forse a raddoppiare quella disponibilità" consiglia Bechis, precisando però che anche questo non basterà.

 "Questi - prosegue - non eviterebbero una scelta drammatica che le autorità sanitarie e quelle politiche sarebbero costrette a prendere: mandarne uno in terapia intensiva e lasciarne morire altri nove". Proprio così, il rischio è che si possa andare incontro a "una sorta di lotteria tremenda", la definisce, visto e considerato che potrebbe condannare i più deboli o quelli più avanti negli anni facendo passare all'Italia "il periodo più orrendo e drammatico della sua storia". Qualsiasi cosa accada, arrivati a questo punto, è pensiero comune quello che bisogna mettere in campo ogni misura possibile per fermare il contagio.