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Roberto Burioni e l'ultima scemenza sul coronavirus: "Lo rianimo per ucciderlo una seconda volta"

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Se la lotta al coronavirus è anche questione "social", Roberto Burioni è il suo profeta, dai modi spicci e talvolta brutali. Nelle ultime ore probabilmente sarà arrivato anche sui vostri telefonini un messaggio Whatsapp che, citando la prestigiosa John Hopkins University, riassume i comportamenti da tenere per limitare al massimo i rischi di contagio.

Bene, quel documento contiene uno strafalcione scientifico che ha mandato in bestia l'ormai celeberrimo virologo (ovviamente, su Twitter). "Il virus è una molecola proteica (DNA)", si legge. E Burioni perde il controllo: "Se uno studente mi dice che il DNA è una proteina è morto, se me lo dice parlando di un virus a RNA come il coronavirus lo rianimo per ucciderlo una seconda volta". Insomma, l'Oscar alla scemenza del giorno va all'autore del documento: "Altroché John Hopkins", conclude il professore.

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