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Annalisa Chirico a Libero: "Conte deve stare attento, c'è rischio di rivolte. Perché Salvini soffre e Bonaccini vola"

Leonardo Filomeno
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Annalisa Chirico, presidente di Fino a prova contraria e neoimprenditrice con AC Talks, il decreto più volte rinviato è la classica coperta troppo corta. Già strappata in partenza. Che idea s'è fatta? 
"Una visione di politica economica non s'è vista. Il Governo elargisce ad alcune categorie ed altre le ignora, con una logica che sconfina nell'assistenzialismo. Non ci sono ricette che diano linfa agli investimenti privati. Non vengono indicati criteri e priorità per una ripartenza vera. Mi chiedo perché di tali provvedimenti debbano beneficiare categorie poco danneggiate, come i dipendenti pubblici, mentre per gli studenti non c'è nulla. Negli altri paesi europei, interi comparti industriali non si sono fermati mai, sottraendo quote di mercato ai nostri imprenditori. E i contributi a fondo perduto sono partiti nell'immediato".
Questa situazione, se protratta, non porterà alla rivolta? 
"Lo scorso mese, 3 milioni di italiani hanno varcato la soglia di povertà. Questa emergenza ha creato nuovi poveri, penso ai piccoli negozianti, ai camerieri. Anche io temo una rivolta sociale. Più di me dovrebbe temerla Giuseppe Conte. Con lui abbiamo toccato il punto più basso. Come racconto nel mio libro Stelle Cadenti (Piemme), si possono coltivare anche le opinioni più diverse ma la politica deve nutrirsi di ideali e passioni".
Quale scenario politico col virus in letargo? 
"Si tirerà a campare a lungo. Chi è al Governo ha paura del voto degli italiani come una donna ha paura della cellulite".   
Ossia? 
"Il Pd ha una visione di Paese, condivisibile o meno. A differenza di chi invece è capace, da un giorno all'altro, di dismettere i panni dell'avvocato del popolo e giocare il ruolo del super-europeista, solo per la cupiditas dominandi, ossia per la brama di potere".
Per Di Maio quale giudizio? 
"E' il Ministro degli Esteri che posava in una foto con i gilet gialli che mettevano a ferro e fuoco Parigi. La persona che chiamava Ping il presidente cinese, in conferenza stampa. Non credo ci sia altro da aggiungere. Australia, Francia e Germania hanno chiesto di indagare sulle responsabilità cinesi. Il coronavirus, che sia nato in laboratorio o meno, è un virus con gli occhi a mandorla. Sarebbe bene che anche il "Governo italiano facesse sentire la sua voce".
Nella sfida tra USA e Cina occhio all'Italia. 
"La Cina ha abbracciato il progetto ambizioso di convertire l'economia manifatturiera in una altamente tecnologica, incentrata su intelligenza artificiale, big data e cyber. L'Italia deve adottare tutti gli strumenti per salvaguardare la propria sicurezza. Mi chiedo se il M5S possa dare adeguate garanzie dal momento che i rapporti tra i suoi vertici politici ed imprenditoriali ed il regime cinese sono conclamati".
Ha senso una task force infinita con all'interno zero professionisti dell'Italia vera che possiede un'attività e lavora?  
"Non ho ancora capito perché in strada dobbiamo stare distanti un metro, in chiesa un metro e mezzo, al ristorante due metri e in spiaggia, all'aperto, quattro. Con questa montagna di divieti e norme astruse, molti piccoli e medi imprenditori saranno costretti a non aprire. Attendo di sapere con quali regole potremo tornare a incontrarci per dibattiti e presentazioni. Se posso andare al supermercato o in chiesa o al ristorante, potrò anche andare a una conferenza, con mascherina e distanziamento. Dobbiamo tornare a guardarci negli occhi, perché il virus non deve azzerare la nostra socialità". 
Di Zaia male non si può dire. 
"E' mr. Pragmatismo, i veneti lo adorano. Risolve i problemi, in più sa scegliere il proprio team: il professore Andrea Crisanti è diventato il virologo d’Italia, uno di quelli che fa, piuttosto che sproloquiare in tv. Con i tamponi a tappeto e riducendo l’ospedalizzazione, il Veneto ha attenuato l’impatto. La Lega ha confermato un modello di buon Governo da esportare".   
Zingaretti gabbato sulle mascherine e non solo. 
"La gestione del Lazio è zoppicante e goffa. Zingaretti avrà molte doti, ma il centrosinistra necessita di una leadership meno tiepida. Mi sorprende sempre di più Stefano Bonaccini, che ha vinto in Emilia Romagna senza i 5 Stelle. Il centrosinistra dovrebbe individuare leader capaci di parlare alla gente nei bar, personalità coraggiose. Bonaccini è una figura interessante. Lo stesso Bonaccini ha riconosciuto al leader della Lega, pur nella distanza di opinioni, il coraggio di chi stava in piazza quando il partito era al 4% e Renzi trionfava. All'epoca c’erano più poliziotti a difenderlo dai fumogeni che non sostenitori leghisti". 
Col virus in giro Salvini è sprofondato? 
"Ha fatto un’opposizione responsabile ma è all'opposizione, e non tocca palla. Quando sei il primo partito d’Italia e non tocchi palla a lungo, l’isolamento rischia di essere dannoso. E poi il leader della Lega vive nelle piazze. Credo che in questi mesi di clausura forzata, zero comizi, zero incontri, gli sia mancato l’ossigeno. Non siamo fatti per stare chiusi in casa". 
Su Bonafede è stata netta: una catastrofe. 
"E' il peggior ministro della Giustizia nella storia repubblicana. La scarcerazione anticipata di boss mafiosi è soltanto l’ultima di una serie di imprese strabilianti. In pochi ricordano che nelle sommosse del 7 e 8 marzo in carcere sono morti 12 detenuti, una cosa da paese sudamericano. Per non parlare del sovraffollamento e del populismo penale che intasa gli uffici giudiziari. Purtroppo Renzi non ha fatto seguire alle parole i fatti. Hanno fatto uscire e poi rientrare il boss mafioso Sacco. Il Movimento applaude. Fanno ridere. Ciò dimostra che quelle scarcerazioni le potevano evitare".
La parata per la Romano non è piaciuta nemmeno a Mattarella, la vicenda è opaca. 
"La gara di presenzialismo in aeroporto l'ho trovata emblematica del momento che viviamo. Non è un mistero che i servizi di intelligence turca abbiano giocato un ruolo determinante, l’Italia è ormai fuori dallo scacchiere libico, proprio a favore dei piani egemonici del sultano Erdogan. Per non parlare del riscatto: siamo diventati il paese che paga per antonomasia, ma così si finanzia il terrorismo internazionale e si espongono a enormi rischi gli italiani presenti in quelle aree di crisi. Le Ong devono assumersi la responsabilità delle persone che mandano nella savana: non è uno scherzo". 
Che intende? 
"Su Repubblica il portavoce di Al Shabaab ci ha raccontato che useranno i soldi del riscatto per comprare armi e mietere nuove vittime innocenti. Ricordo bene cosa accadde, nel 2015, quando nel campus di Garissa Al Shabaab uccise 148 studenti cristiani. Questi terroristi in Kenya continuano a rapire e a uccidere professori e insegnanti per indurre i giovani a frequentare le madrasse, le scuole coraniche. Sono terroristi, e con il terrorismo non si scende a patti. Si combatte". 
Chiudiamo con la sua quarantena: come è andata? 
"E' stata un'esperienza durissima. Enorme stress da confinamento. Desiderio di spazi, smog, movimento. Ho sofferto, non mi vergogno a dirlo. Ho partorito anche nuove idee, tra cui AC Talks, la mia nuova impresa di comunicazione e strategie".
Ha raccontato della nascita di un amore.  
"Ho incontrato una persona, è vero, ma non parlerei di amore. Gli amori richiedono un tempo lungo per essere considerati tali. In genere, adoro i momenti in cui posso stare da sola, li ricerco con avidità proprio perché rari. Nell'isolamento forzato, invece, ho scoperto la frustrazione che la solitudine può generare, e così una carezza può diventare rivoluzionaria". 
Gli italiani saranno più o meno bramosi di carezze? 
"Il divieto del contatto è contro natura. Le persone hanno bisogno di toccarsi, di sentirsi. Penso che avremo un'estate di grande riscoperta delle gioie del tatto".
E magari liberi da maschera e guanto? 
"La società contemporanea respinge l’idea del pericolo. Siamo sempre meno propensi a rischiare, e questo è un male. Con i miei affetti più cari ho dismesso la mascherina da tempo. Il privato ha confini che nessuna legge può pretendere di regolare".

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