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Coronavirus, Ranieri Guerra lancia l'allarme: "Se i nuovi positivi si accumulano, i tempi di moltiplicazione dei contagi si accorciano"

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Il coronavirus procede nella sua ascesa. I dati del bollettino di Ferragosto vedono un ritorno alle cifre di maggio. Una situazione, quella che sta vivendo l'Italia, che non piace affatto a Ranieri Guerra. Il direttore aggiunto dell’Oms, nonché tecnico del Comitato scientifico del governo, in un'intervista al Corriere della Sera ha espresso tutta la sua preoccupazione: “È adesso che dobbiamo agire, dopo potrebbe essere troppo tardi. Ci vuole un battito d’ali per rientrare nella criticità. Man mano che i casi di nuovi positivi si accumulano i tempi di moltiplicazione dei contagi si accorciano. Significa che la crescita dell’epidemia da lenta diventa rapida e si ha una progressione geometrica”. 

 

 

Anche Guerra punta il dito contro la movida, causa del balzo dei contagi: "Faremmo ancora in tempo a tornare indietro, a cambiare marcia. Invece si vedono affollamenti in spiaggia, giovani che tornano infetti dalle vacanze e spesso diffondono il contagio in famiglia. No, no va per niente bene”. All'orizzonte infatti si vede la riapertura delle scuole. Sarà dunque il 14 settembre la prova del nove per capire se davvero l'Italia reggerà lo scossone: “Arrivare a ridosso della riapertura delle scuole con un numero di casi che la renderebbero pericolosissima - nota l'esperto -. Perché è matematico che la curva col ritorno in aula salirebbe ancora. Allora o azioniamo il freno o andiamo a sbattere”.

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