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Carlo Calenda contro Flavio Briatore: "Io pallone gonfiato? Lui organizzatore di feste con responsabilità morali nel contagio"

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Flavio Briatore sta proseguendo la quarantena nella dimora milanese di Daniela Santanché e attende di negativizzarsi per lasciarsi definitivamente alle spalle questa brutta storia di Covid. Il Billionaire e il suo proprietario continuano però ad essere uno dei principali argomenti di discussione anche nei salotti televisivi. Su La7 a L’aria che tira è stato Carlo Calenda ad esprimere un giudizio piuttosto severo su Briatore, che tra l’altro aveva attaccato duramente proprio il leader di Azione lo scorso giugno. “È un palloncino gonfiato - aveva dichiarato mister Billionaire - lui pensa che gli altri siano il problema e lui la soluzione, ma è l’esatto opposto. Dice delle cose totalmente inesatte e insulse”. 

 

Calenda ha replicato adducendo alle responsabilità morali di Briatore in materia di Covid: “In quell’occasione lui disse qualsiasi cosa di me e io gli risposi spiegandogli che va bene tutto, però non possiamo avere uno che prima e durante la pandemia ci faceva le lezioni da Montecarlo sulle persone che morivano di fame mentre organizzava feste e un’apertura del Billionaire fatta evidentemente male”. Poi è arrivato l’affondo più duro da parte del leader di Azione: “In un paese normale uno come Briatore non se lo filerebbe nessuno, racconta un po’ di cavolate e di balle, è quello che è e che tutti vedono. Ciò che non va bene è che diventi un punto di riferimento per un pezzo dell’opinione pubblica: è solo un organizzatore di feste, non è un infettivologo e neanche un industriale. Il suo ruolo da intrattenitore - ha chiosato Calenda - lo fa anche bene, ma quando inizia a dire alla gente ‘mascherina no’, ‘bisogna ballare’, allora diventa un rischio”. 

 

 

 

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