Cerca
Logo
Cerca
+

Gina Lollobrigida, l'attrice dalla d'Urso racconta la sua verità su Rigau Piazzolla: "Un imbecille, un pazzo e un criminale"

Francesco Fredella
  • a
  • a
  • a

Non ne vuole sentire parlare. E sbotta sul divano di Live. La Lollo è un fiume in piena: “Rigau è un imbecille, un essere che non si può giudicare. E’ un pazzo, un criminale. Vuole solo pubblicità e grazie al mio nome, che è forte”. Al Live la verità di Gina Lollobrigida sul giovane assistente Piazzolla è praticamente secca. Netta. “Se mio figlio tornasse da me non gli crederei più. Mi ha ferito tanto, distrutto la mia reputazione”, dice la Lollo riferendosi a Milko. Poi Piazzolla racconta una verità choc: “Stavo per impiccarmi. La verità deve uscire fuori. Quella mattina è uscita Adriana in giardino e mi ha visto in giardino sulla scala. Stavo per farlo”. Andrea scrive una lettera a Gina, la d’Urso ne legge un pezzo. E’ quella che voleva lasciare quel drammatico giorno a tutti. Pizzolla si commuove, Gina asciuga le sue lacrime. 

 

 

 

Ecco la lettera integrale. “Si vive una volta sola.  Riuscire ad apprezzare ciò che accade a prescindere che sia bello o brutto.  Essere grati alla vita, di questo si tratta, abbiamo poco tempo e per farlo bisogna dargli valore. In questo prezioso viaggio dovremmo imparare alcune cose importanti tra cui: a non giudicare a maggior ragione se non conosciamo i fatti.  Possiamo esprimere un nostro pensiero ma senza offendere.  La nostra vita non è più importante di nessun altra vita anche se pensiamo e crediamo d'aver fatto delle ottime cose. La vita è fatta di scelte. Difendere Gina. Questa è stata una delle mie scelte. È stato un percorso meraviglioso dove ho conosciuto tante cose belle e brutte.  Per crescere avevo più bisogno delle brutte. Lei no! Non ha bisogno delle brutte.  Non lo merita davvero.  È una donna speciale che va oltre rispetto a quello che noi esseri umani possiamo fare. Ma cosa abbiamo fatto? Dopo tutto quello che da sola è riuscita a fare e a darci le abbiamo levato il rispetto. Non è così che si fa. Ho vissuto circa 10 anni al suo fianco e credetemi è come se fossero state 100 vite vissute pienamente e non smetterò mai di esserle grato anche per questo. Non credo sia giusto condannare le persone ancor prima che abbiano la possibilità di potersi difendere. Perchè trattarci così?  Ma qualcuno di noi si è reso conto che siamo a questo mondo solo di passaggio? Ho deciso di sacrificare la mia vita e tutto quello che mi circonda con la speranza che possiate ridarle il rispetto che merita. Spero nasca qualcosa di giusto da tutto questo. Non è normale che una donna capacissima di intende e di volere dopo che ha lavorato tutta una vita e continua a farlo rappresentando anche l'Italia nel mondo venga trattata in questo modo. Gina va difesa perché è una donna onesta finita in mezzo ad un calvario di ignobili persone accecate per i lori sporchi interessi. Confido nella giustizia. Servono persone giuste che analizzano tutta la faccenda dall'inizio.  Approfondite. È il momento che qualcuno inizi a parlare e qualcuno a pagare. Sono come sempre a disposizione della magistratura. Posso riferire il tutto in maniera chiara e documentale”.

Dai blog