cosa non torna

Gianluigi Paragone, i sospetti su Roberto Speranza: "Ranieri Guerra dal ministero alla direzione dell'Oms. Chi lo protegge?"

"I burocrati durano perché non si fanno vedere". Parola di Gianluigi Paragone che porta ai lettori un esempio non solo concreto, ma anche attuale. Il caso ormai noto è quello di Saverio Cotticelli, l'ex commissario per la Sanità della Calabria. L'uomo, con un lungo passato nell'Arma dei carabinieri, è stato beccato da Titolo V. La trasmissione di Rai 3 lo ha preso alla sprovvista e alla domanda sul perché mancasse un piano Covid, Cotticelli ha detto che non lo sapeva. O meglio, non sapeva che il compito spettasse a lui e l'ha scoperto davanti alle telecamere. "L'ex generale - verga al vetriolo sul Tempo il leader di Italexit - si dichiara vittima di un agguato mediatico. Ovviamente non ci sono stati agguati di nessun tipo, basta guardare quel servizio per accorgersi del degrado operativo in capo a questo signore messo li dal primo governo Conte e confermato sostanzialmente con il recente decreto Calabria di pochi giorni fa".

 

Il tuo browser non supporta il tag iframe

 

Immediato il licenziamento dopo la trasmissione. Al suo posto è arrivato niente di meno di Giuseppe Zuccatelli o, come lo chiama Paragone, "un genio". Anche su di lui è piombata la polemica dopo alla diffusione di un video in cui diceva che per trasmettere il virus da positivi bisogna baciarsi per quindici minuti. Ma Cotticelli e Zuccatelli sono solo i primi di una lunga serie. "L'ultima puntata di Report - ricorda l'ex grillino -, per esempio, ha raccontato di un rapporto stilato da un gruppo di ricercatori Oms, visionato e vistato dai piani alti e poi fatto misteriosamente sparire perché inchiodava pesantemente il governo italiano e alcuni suoi ex alti dirigenti al ministero della salute. Come mai è sparito? Chi ne ha chiesto la rimozione nonostante la fondatezza delle tesi? Chi protegge Ranieri Guerra, ieri al ministero e oggi direttore aggiunto all'Oms?". La domanda sorge spontanea: "Perché tanta segretezza e tanti silenzi da parte del ministro nonché scrittore di libri ritirati, Roberto Speranza?", si chiede Paragone senza ricevere alcuna risposta.