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Alessandro Sallusti contro la magistratura: "Cesa indagato? Puntuali come la morte. Certo è solo una coincidenza"

Lorenzo Cesa indagato per concorso esterno in associazione mafiosa il giorno dopo che i suoi tre senatori hanno votato contro la fiducia al governo. Un dettaglio che fa riflettere Alessandro Sallusti. Il direttore del Giornale si lascia andare a un amarissimo sfogo: "Puntuale come la morte nei momenti di svolta la magistratura entra a piedi pari sugli stinchi della politica. L'ex segretario dell'Udc è stato indagato per aver frequentato un imprenditore finito nei guai - scrive ripercorrendo la storia -. I fatti risalgono al 2017 ma il procuratore di Catanzaro, Nicola Gratteri, ha scelto proprio queste delicate ore per recapitargli un avviso di garanzia". Una caso? Sallusti preferisce mettere le mani avanti: "A tutela personale aggiungiamo che la contemporaneità dell'avviso di garanzia a Cesa e la crisi politica che vede lo stesso Cesa ago della bilancia è soltanto e ovviamente una banale coincidenza".

 

 

Il direttore del Giornale non può però fare a meno di ricordare che "la giustizia ha guardato con grande interesse non solo agli affari e agli intrallazzi della politica ma anche alle sue dinamiche e agli snodi che nulla hanno a che fare con ipotesi di reato". Non si tratta di una leggenda né una malizia, "è purtroppo - conclude - la storia recente di questo Paese".