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Alessandro Sallusti a L'aria che tira: "Matteo Renzi? Tre spanne sopra a tutti: Conte non può tornare in partita"

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"Matteo Renzi ha dimostrato di essere tre spanne sopra a tutti nei giochi della politica, di potere e anche negli intrighi". Così Alessandro Sallusti ha motivato la scelta di aprire la prima pagina del Giornale con il titolo "Scacco Matteo a Conte": un gioco di parole appropriato, dato che Giuseppe Conte è appeso a Italia Viva, non essendo riuscito a trovare abbastanza "responsabili" che coprissero il buco venutosi a creare in Senato a livello numerico. Ospite di Myrta Merlino a L'aria che tira su La7, Sallusti ha condiviso la sua analisi sull'attuale crisi di governo, con le consultazioni al Quirinale che stanno entrando sempre più nel vivo: una decisione di Sergio Mattarella è attesa tra stasera e domani, sabato 30 gennaio. 

 

 

"Renzi è a capo di un partito dal 2 per cento e ha dato scacco, io credo matto, al premier. Quest'ultimo non credo che abbia la possibilità di rimanere dov'è", ha dichiarato Sallusti che poi ha aggiunto: "Adesso inizia la vera partita, tra i due per ora ha vinto Renzi, ma anche lui dovrà salvare se stesso. Non so se ci riuscirà, lo vedremo nelle prossime ore". Inoltre il direttore del Giornale ha svelato alla Merlino e ai telespettatori di La7 di non credere che Conte possa ottenere il reincarico, ritenendolo ormai quasi fuori dai giochi: "Attenzione Myrta, tu hai in studio dei politologi molto più informati di me, però io per esperienza vedendo dinamiche come queste penso che Conte non possa tornare in partita". 

 

 

Tra l'altro Sallusti si è detto addirittura d'accordo con Marco Travaglio, ma solo in via eccezionale e per quanto riguarda Renzi: "Ha ragione, quello di ieri è stato un comizio poco rispettoso, il Quirinale non è uno show televisivo. Renzi è il miglior giocatore in campo, poi però è lo stesso di sempre, non si dà limiti, gli piace apparire, non si contiene e non è contento di aver vinto, vuole stravincere. Solo che poi, come spesso accade, rischi di mandare tutto a quel paese con un contropiede...".

 

 

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