Misura temporanea

Denis Verdini lascia Rebibbia: ai domiciliari per colpa di un focolaio Covid scoppiato in carcere

Denis Verdini lascia Rebibbia e torna a casa. L'ex plenipotenziario azzurro è stato scarcerato dopo ben 80 giorni in cella: il giudice del Tribunale di  sorveglianza di Roma avrebbe concesso gli arresti domiciliari all'ex senatore di Forza Italia a causa dell'emergenza sanitaria scoppiata in carcere per un focolaio di coronavirus, che ha portato al contagio di 90 detenuti, di cui alcuni ricoverati all'ospedale. Lo apprende l'Adnkronos. Verdini, quasi 70 anni, era entrato nell'istituto penitenziario il 3 novembre scorso.

 

 

 

L'ex senatore, infatti, è stato condannato in via definitiva a sei anni e sei mesi nell'ambito del processo sull'ex Credito cooperativo fiorentino. La decisione di spedirlo a casa, dunque, è stata presa per motivi di salute. Per evitare che Verdini potesse contrarre il Covid dopo il focolaio scoppiato nelle ultime settimane. Una situazione indubbiamente precaria. Stando a quanto riporta l'Adnkronos, il provvedimento è comunque temporaneo. L'ex senatore di Forza Italia dovrebbe rientrare in cella all'inizio di marzo.

 

 

 

Il nome di Denis Verdini, inoltre, è tornato alla ribalta proprio in questi giorni. Poco prima di Natale e dello scoppio della crisi, l'ex senatore ha ricevuto le visite di diversi esponenti della politica italiana, da Matteo Salvini a Matteo Renzi a Luca Lotti. Mentre, però, la visita del leader della Lega è apparsa abbastanza scontata, visto che Salvini è fidanzato da due anni con la figlia di Verdini, Francesca; meno ovvia, invece, è sembrata la visita del leader di Italia viva. Secondo alcuni, il senatore di Rignano ha forse sentito l'esigenza di consultarsi con il banchiere ed ex senatore proprio nei giorni in cui teneva in bilico il premier Conte e minacciava la crisi.