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Vaccino, l'accusa di Myrta Merlino: "Non sappiamo a chi diamo il siero", il report che inguaia gli ospedali

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In Italia il 22 per cento delle persone vaccinate non è personale sanitario. Sappiamo bene chi dovremmo vaccinare, ma non sappiamo bene chi abbiamo vaccinato”. È l’amara considerazione di Myrta Merlino che, con un tono abbastanza polemico, ha pubblicato in un tweet l’ultimo aggiornamento sulla campagna di vaccinazione. Dal report di Gimbe, elaborato sui dati del ministero della Salute e del commissario straordinario Arcuri, emerge che finora nel nostro paese il 67% dei vaccinati sono operatori sanitari e sociosanitari, il 10% sono ospiti delle Rsa e soltanto l’1% sono gli over 80.

 

 

A far storcere il naso alla Merlino e a tanti altri è la voce “personale non sanitario”, che rappresenta il 22% dei vaccinati. Del caso si era occupata ieri, venerdì 29 gennaio, anche Tiziana Panella, che a Tagadà aveva ospitato Nino Cartabellotta. “Qualcuno sta facendo il vaccino senza averne diritto? Questo non lo sappiamo”, ha ammesso il presidente Gimbe, che ha poi spiegato i dati: “Quello che abbiamo rilevato è che rispetto alle tre macrocategorie prioritarie adesso ne è spuntata una abbastanza cospicua di personale non sanitario. Io credo che sia giusto vaccinare tutti quelli che lavorano in ospedale e che proteggendo se stessi fanno funzionare la macchina, però se è così bisogna correggere quella riga sia dal punto di vista della qualifica che dei numeri”.

 

 

Cartabellotta ha spiegato bene qual è il paradosso di questa situazione: “Stiamo vaccinando all’interno degli ospedali il personale tecnico, che è anche opportuno vaccinare, ma stiamo lasciando magari i dentisti piuttosto che i liberi professionisti senza vaccino solo perché non lavorano in ospedale”. 

 

 

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