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Nicola Zingaretti bastonato dal Pd dopo la lite con Concita De Gregorio: "Vergognosa prova di machismo"

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Tutte con Concita De Gregorio. Succede nel Pd dove le parlamentari hanno preso le difese della giornalista dopo il botta e risposta con Nicola Zingaretti. "Il tono della replica di Nicola, che non avrebbe mai fatto una cosa simile se a scrivere quel fondo fosse stato un uomo. Vergognosa prova di machismo, e proprio contro una donna di sinistra", è lo sfogo delle piddine riportato dal Tempo. E ancora: "Nicola deve ricordarsi che Concita sta pagando di tasca sua tutte le condanne per le querele a carico dei giornalisti de l’Unità, per la fine che è stata fatta fare alla testata fondata da Antonio Gramsci. Sono tutti scappati, Concita no. Almeno un po’ di rispetto ci vuole, per come è stata trattata".

 

 

Ma non finisce qui, perché più il quotidiano romano scava alla base del Partito democratico, più si fanno pesanti le accuse. "Nel partito - vociferano tra loro le dem - si era parlato della direzione di Rai3 proprio per Concita, sia per il suo valore professionale che per quanto sta patendo da anni per colpa nostra, ma inspiegabilmente quella nomina è stata affondata da qualcuno che sta sempre in mezzo a noi". Tra la firma di Repubblica e il segretario del Partito democratico c'è stata una vera e propria litigata. Un botta e risposta al vetriolo.

 

 

A iniziare è stata la giornalista che ha definito il governatore del Lazio "un ologramma che sorride e svanisce". Non solo: "Zingaretti - lo ha descritto così - galleggia come un sughero, la natura non gli ha dato lo spunto della punta, il pallone deve darlo a chi finalizza il gioco". Frasi che non sono piaciute al diretto interessato. Zingaretti dall'altra parte ha incolpato la De Gregorio di rappresentare quella "sinistra radical chic che vuole sempre dare lezioni a tutti ma a noi ha lasciato macerie sulle quali stiamo ricostruendo". Da che pulpito.

 

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