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Mario Draghi, l'ipotesi Ilaria Capua al ministero della Salute: nasce il governo dei virologi?

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Dimenticate i toto-ministri del Conte ter. Con Mario Draghi premier (sempre che accetti l'incarico), la lista delle poltrone deve essere rivista. Unica certezza? La richiesta di Sergio Mattarella affinché sia un "governo di alto profilo". E per accontentare il capo dello Stato ecco che il nuovo esecutivo potrebbe vedere l'ingresso di Ilaria Capua. La virologa, nel mirino della giustizia e per questo da tempo negli Stati Uniti, potrebbe tornare in Italia per occupare il ministero della Salute. A patto che venga messo alla porta Roberto Speranza. La Capua, per inciso, nella schiera dei virologi che popolano la tv al tempo del coronavirus è tra quelli che si segnala per le posizioni più allarmistiche e pessimiste.

 

 

Eppure - come ricorda Repubblica - la lista dei tecnici che l'ex presidente della Bce potrebbe fare è molto più lunga. E vanta l'ipotesi Marta Cartabia alla Giustizia. Il fu numero uno della Consulta è stato anche in lizza come premier. Prima, ovviamente, che il presidente della Repubblica contattasse Draghi. In alternativa, per il posto di Alfonso Bonafede c'è anche Paola Severino che ricoprì lo stesso ruolo nel governo Monti. Altra casella importante quella dell'Economia. Posto che si contendono Fabio Panetta e Carlo Cottarelli, cui già Mattarella affidò l'incarico di formare un governo nel 2018, prima che salpasse la nave gialloverde con al timone il debuttante Giuseppe Conte.

 

 

E ancora, è la volta degli Interni. Qui a sorpresa potrebbe rimanerci Luciana Lamorgese, già "tecnico" del Conte bis nonché ministro pronto a saltare in caso di Conte ter. Non sono comunque da escludere neppure le presenze nella nuova squadra dell'ex presidente dell'Istat Enrico Giovannini e di Roberto Cingolani, fisico e responsabile dell'Innovazione tecnologica di Leonardo. Entrambi parte della controversa task-force per far fronte all'emergenza coronavirus. Per non parlare poi di Vittorio Colao. Anche in questo caso la sua assenza non è scontata. C'è chi pensa che Draghi rappresenterà una forma di discontinuità con il presidente del Consiglio precedente. E chi meglio del "nemico" di Conte Colao, per l'appunto, può rappresentarla?

 

 

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