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Marco Travaglio, quando diceva: "Chiamate Mario Draghi, se ne parla da un anno. Tanto non è disponibile"

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Tra i più affranti per l'addio di Giuseppe Conte e Rocco Casalino a Palazzo Chigi c'è per certo Marco Travaglio. Più che affranto, furibondo, rabbioso, nero (e il fondo di due giorni fa sul suo Fatto Quotidiano contro Matteo Renzi, sostanzialmente una colata di insulti, parlava chiarissimo). Il capo-ultrà del Conte-Casalino costretto a ingoiare la più brutale delle sconfitte: ko tecnico per mano dell'arcinemico, proprio il leader di Italia Viva. E così, ora, c'è anche chi si diverte a cospargere un poco di sale sulle profonde ferite di Travaglio.

 

Per esempio Jacobo Iacoboni, firma de La Stampa, che rilancia un breve video, appena 12 secondi, che aggiunge dolore al dolore di Travaglio. Un video non datato, presumibilmente non di troppo tempo fa, altrettanto presumibilmente un estratto di Otto e Mezzo, il programma di Lilli Gruber su La7 dove il direttore del Fatto è ospite quasi-fisso. Già si parlava di Mario Draghi premier, ché in effetti se ne parla da mesi. Anzi, anni. Anzi, un anno per dirla come Travaglio.

 

Largo dunque alle parole del direttore, il quale evidentemente stizzito, replicava in video: "Dopodiché se qualcuno vuole fare un governo Draghi lo lanci. Chiamino Mario Draghi così scopriranno subito che non è disponibile e la piantano, visto che è un anno che parlano di una cosa che non esiste", concludeva. Bene, come nota Iacoboni, "lo hanno chiamato", Draghi. E insomma, la "cosa" esiste, eccome. Per inciso, anche Pierluigi Battista, che con Travaglio ha un rapporto (eufemismo) fumantino, ha piazzato uno strategico "cuoricino" all'estratto video rilanciato su Twitter.

 

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