A senso unico

DiMartedì, Piercamillo Davigo e lo sfregio alla destra: "Evasione e corruzione, robe che solo in Italia". Fino a dove si spinge

In Italia evasione fiscale e corruzione diffusa? Per Piercamillo Davigo, testuale, è tutta colpa della destra. L'ex pm di Mani pulite, in collegamento con Giovanni Floris a DiMartedì, viene incalzato in studio da Carlo Cottarelli: "In Italia siamo la patria della legge e del diritto, Dura lex sed lex ripeteva mia mamma. Com'è che siamo diventati il Paese con l'evasione fiscale più alta d'Europa e in coda sulla corruzione? Poi nel quotidiano il parcheggio in doppia fila, le discariche abusive... Com'è che ci siamo ridotti così? Non mi dica che è solo il fatto che non mazzolano abbastanza chi è colpevole. Perché l'opinione pubblica non spinge abbastanza per punire il colpevole?".

 

 

"L'opinione pubblica - replica Davigo - in genere è abbastanza feroce perché perfettamente consapevole che in Italia se violi la legge non ti succede niente". "Però lo tollerano, potrebbero votare qualcun'altro", ribatte Cottarelli. "Ma gli raccontano dei rimedi palliativi come la legittima difesa. Uno entra nel giardino di casa tua e gli spari, una scemenza, non puoi fare una legge così senza conseguenze, non puoi reintrodurre la pena di morte così". E giù un primo colpo a Matteo Salvini, che della legittima difesa ha fatto una bandiera della Lega.

 

 

 

 

Senza citarlo mai, arriva anche un'altra botta a Silvio Berlusconi (già preso di mira in puntata per i suoi rapporti con lo stalliere Mangano e Cosa Nostra). "C'è poi un problema generale, in tutto il mondo la sinistra è più morbida e la destra più rigorosa. In Italia funziona alla rovescia: la destra che dappertutto vuole legge e ordine in Italia vuole amnistia, la prescrizione e via... Questa è l'anomalia italiana". Un'anomalia, per dirla così, che qualche collega di Davigo secondo Luca Palamara aveva intenzione di risolvere alla radice, giudiziariamente.