Che disastro

Matteo Renzi querela il giornalista del "Fatto" ma sbaglia persona: stangato, ora deve pagare 4.700 euro

Nella foga di querelare il Fatto Quotidiano Matteo Renzi ha sbagliato bersaglio. E così invece di denunciare la giornalista della testata diretta da Marco Travaglio, Ilaria Proietti, ha fatto notificare la citazione a un'omonima, anche lei giornalista. Adesso il senatore di Italia Viva sarà costretto a rimborsarle le spese legali pagando un risarcimento di 4.700 euro. A tal proposito il Fatto Quotidiano ha scritto: "L’equivoco non ci sarebbe stato se la citazione fosse stata notificata soltanto alla sede del giornale (e sarebbe stata valida comunque). Renzi però preferisce far notificare ai domicili privati dei giornalisti. Così forse i loro vicini di casa possono assistere alle procedure di consegna della citazione legale".

 

 

 

La differenza tra le due Ilaria Proietti confuse dal leader di Italia Viva, inoltre, sta anche nella data di nascita. La cronista del Fatto, come riporta il quotidiano, è del 1973, mentre l'omonima del 1974. "Si è vista recapitare a casa la busta verde, gravido presagio di noie legali che tutti preferiremmo evitare. Immaginiamo la scena. Lo stupore", continua il giornale. I legali di Renzi, comunque, avrebbero provato a difenderlo dicendo che le Ilaria Proietti iscritte all’albo dei giornalisti sono quattro e che quelle che lavorano al Fatto Quotidiano sono due. Il giornale, però, ha controbattuto dicendo che da loro ce n'è una sola.

 

 

 

"Secondo il giudice proprio le omonimie avrebbero dovuto indurre Renzi a verificare con scrupolo chi stava chiamando in causa. Se guarirà dalla querelite, farà più attenzione la prossima volta", continua il quotidiano di Travaglio. La querela del leader di Italia Viva era partita per via di un articolo del Fatto risalente al 28 febbraio scorso e intitolato "Renzi D'Arabia si tiene i soldi insaguinati", in riferimento alla conferenza che il senatore di Scandicci aveva tenuto in Arabia Saudita e al delitto del giornalista Jamal Khashoggi. Dopo essere venuto a conoscenza dell'articolo, Renzi aveva twittato: "Oggi è una giornata bellissima, non è il giorno giusto per arrabbiarsi. È sempre quello giusto invece per citare in giudizio Marco Travaglio e Il Fatto Quotidiano vista l’aggressione di stamani. Non c’è da arrabbiarsi. Solo denunciare e aspettare le sentenze. Il tempo è galantuomo".

 

 

Il tuo browser non supporta il tag iframe