Cerca
Logo
Cerca
+

Matteo Bassetti contro il governo sui festeggiamenti per lo Scudetto: "Basta con l'ipocrisia"

 Matteo Bassetti

  • a
  • a
  • a

In molti non hanno apprezzato i copiosi festeggiamenti dei tifosi dell'Inter per il 19esimo scudetto conquistato dai nerazzurri. Tra questi, l'infettivologo del San Martino di Genova Matteo Bassetti che, su un post di Facebook ha scritto: "Ecco la festa scudetto dell'Inter in Piazza del Duomo a Milano" allegando una foto della piazza sommersa dai tifosi. "Era ampiamente prevedibile che succedesse" accusa Bassetti. "Non sarebbe stato meglio avere gli stessi tifosi in numero limitato allo stadio per festeggiare i loro beniamini? 10.000 tifosi a San Siro tutti distanziati e controllarli: il 15% della capienza" sottolinea lo scienziato.

 

 

 

Il rientro negli stadi è stato ora programmato in modo graduale, già a partire dai primi di maggio. Secondo le norme in vigore al momento, in zona gialla è previsto un pubblico del 25% della capienza, con un massimo di 500 persone in palazzetti e 1.000 negli stadi. Questo vale anche per teatri e spettacoli, non solo per il calcio. Secondo Bassetti, non è ancora arrivato il momento di abbassare la guardia: "Occorre finirla con l'ipocrisia di vietare cose sensate sapendo che ne succederanno certamente altre molto più rischiose e insensate" ha concluso il posto l'infettivologo genovese. 

 

 

Non c'è stato nessun intervento delle forze dell'ordine e l'interista sindaco meneghino, Beppe Sala ha deciso di scegliere la strada del silenzio. Non è stato mantenuto il distanziamento sociale e molti dei tifosi non indossavano mascherine. La Questura ha stimato 30mila persone per strada che hanno letteralmente invaso piazza Duomo e le vie del centro storico di Milano. "Un anno particolare per vincere lo scudetto vista l'impossibilità di andare allo stadio" ha commentato un tifoso nerazzurro al Fatto Quotidiano. "Dal divano di casa si soffre ancora di più" ha invece raccontato un ragazzo con uno striscione dedicato a Christian Eriksen. Insomma, quando si tratta di calcio in Italia il rispetto delle regole va farsi friggere e le autorità rimangono in silenzio. 

 

 

 

Dai blog