Silenzi e interessi

Non è l'Arena, Francesco Zambon contro l'Oms: "Non è indipendente, non ci salverà da nuove catastrofi e pandemie"

Quello che è accaduto a Wuhan e in Cina un anno fa potrebbe ripetersi di nuovo, e oggi come allora l'Oms non ci salverà. A sostenerlo è Francesco Zambon, ex funzionario italiano dell'Organizzazione mondiale della Sanità, in studio a Non è l'Arena su La7 intervistato da Massimo Giletti.

 

 

 

 

Diventato famoso suo malgrado per aver denunciato il tentativo di censura ad opera del suo superiore Ranieri Guerra in relazione a un report molto duro sulla gestione della pandemia da parte del governo italiano (che evidenziava le lacune e le incertezze del governo, con in prima fila l'allora premier Giuseppe Conte e il ministro della Salute Roberto Speranza, ancora in carica), Zambon ha sottolineato le carenze strutturali e politiche dell'Oms. 

 

 

 

 


"Difficilmente sapremo la verità sulla Cina e quello che è successo, anche dalla Oms. Perché secondo lei?", chiede Giletti. "Perché l'Oms non è un organismo indipendente - taglia corto Zambon -, non ha potere investigativo, non può andare nel paese dove c'è una nuova epidemia per cercare di avere informazioni. Com'è adesso, non può proteggerci da future catastrofiche epidemie".

 

 

 

 

 

"La Cina è anche uno dei maggiori finanziatori dell'Oms no?", chiede la giornalista Sandra Amurri. "Più che Paese finanziatore, la Cina è uno dei quei paesi che ha molto peso politico, e certamente ha avuto anche un'influenza nell'elezione del direttore generale (l'etiope Tedros Adhanom Ghebreyesus, più volte messo sotto accusa per i silenzi e le omissioni su quanto stava accadendo a Wuhan nel gennaio 2020, ndr). Il caso del rapporto italiano è importante perché prova che l'Oms non è un organismo indipendente. Se non lo è con l'Italia, come possiamo pensare che lo sia con un Paese come la Cina?".