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Dritto e Rovescio, il dramma di Mauro Corona: "Ammazzato in piscina a 5 anni, come è morto mio fratello". Circostanze misteriose e sospetto

 Mauro Corona

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"Guarda questa foto, la riconosci?". Paolo Del Debbio, a Dritto e rovescio, su Rete 4, nella puntata del 20 maggio, mette Mauro Corona di fronte ad una immagine dei suoi genitori, Domenico e Lucia: "Non so dove l'hai pescata ma mi fa venire le lacrime", commenta commosso lo scrittore. "Perché non abbiamo avuto buoni rapporti. Mio papà, lo vedete, sembra un talebano ma ora che non ci sono più avrei tante cose da dire loro e bere un bicchiere assieme guardandoci negli occhi e abbracciandoci". Quindi il conduttore gli chiede che cosa vorrebbe dirgli. E Mauro Corona risponde: "Gli direi abbracciamoci e parliamo di quello che non ci siamo mai detti e smettiamola con questa guerra".

 

 

Già, perché la storia di Corona è drammatica. Il suo è un passato di violenza e di miseria. Ricorda che i suoi genitori lo "chiamavano sempre il peggiore, eravamo tre fratelli. Con il tempo ho capito che avevano ragione". Poi il suo sguardo si fa più cupo, la voce si abbassa: "Papà era violento, feroce. Mia mamma è scappata", racconta lo scrittore. "Io avevo sei anni, mio fratello, che poi morì in Germania ammazzato in una piscina, 5 anni, e l'altro 4 mesi. Io questo abbandono non l'ho mai perdonato", 

 

 

Quindi prosegue Mauro Corona: "Quando poi ne avevo 13 di anni e lavoravo alle malghe, mio fratello se ne andò in Germania per scappare dalla miseria e dalla violenza di un padre feroce e morì in circostanze ancora misteriose. Nel '68 aveva 17 anni". Questa, conclude amaro lo scrittore, "è la storia della povera gente che cerca una via d'uscita dalla miseria, dalla violenza, dalle botte e invece trova la morte".

 

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