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Antonella Viola si confessa: "Flavio Briatore mi ha ferita, mi ha fatto male. Ma ero all'inizio"

 Antonella Viola

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Antonella Viola è ormai la scienziata più famosa d'Italia, forse solo dopo Ilaria Capua. Da quando è scoppiata la pandemia imperversa in qualsiasi talk show televisivo. Ed è proprio sul piccolo schermo che la Viola cerca "di dare il meglio di sé, non il peggio. I malumori me li tengo per me, anche se in verità mi sento come nella poesia di Ungaretti", dice in una intervista a La Stampa. Del resto si sa che la notorietà, dal momento in cui ci si espone, può fare bene ma anche molto male. "Ti espone alla critica e al giudizio degli altri che commentano non solo quello che dici, ma anche come lo fai e come ti vesti". E la professoressa si è sentita ferita da Flavio Briatore: "Ero ospite di Formigli e si parlava della possibilità di aprire o meno le discoteche. Formigli mi stava facendo passare per la strega cattiva e io gli feci un sorrisino per dire: ehi, io non sono la strega cattiva". Poi però "Briatore fece un video in cui mi attaccava sostenendo che prendevo in giro gli operatori del suo settore e che non me lo potevo permettere visto che non avevo mai lavorato e dato lavoro a nessuno", racconta. E chiarisce: "Invece io lavoro da sempre e sono almeno trent' anni che do lavoro a decine e decine di persone. Mi fece male. Ma ero all'inizio e in qualche modo mi vaccinò".

 

 

Di certo la bellezza nel mondo della tv è un vantaggio e "non ha senso negarlo", prosegue Antonella Viola. "Anche se poi non è che io sia una bellezza da televisione. Però ho un viso solare, simpatico, che riscuote successo tra le donne, forse perché non stimola la competizione. Ho un sacco di ammiratrici" e "molti ammiratori". Del resto "vivo in un mondo prevalentemente maschile e conosco i complimenti e i corteggiamenti. Diciamo che non mi stupiscono". Ma la infastidiscono moltissimo sul lavoro: "Li ritengo inaccettabili, voglio essere considerata asessuata e tratto i miei collaboratori allo stesso modo", spiega. "Contano solo le competenze. In privato è diverso. I complimenti e il corteggiamento fanno piacere".

 

 

Fortunatamente il marito, che è chimico, e con il quale sta da 27 anni, non è geloso altrimenti "non avremmo retto. Abbiamo viaggiato molto entrambi". Si sono "conosciuti in un pub. Presentati da un collega. E ci siamo piaciuti subito", confessa. "Credo che la chimica sia importantissima nel rapporto, ma poi ci sono tante altre cose. Si deve essere pronti a costruire un progetto comune. Noi siamo rimasti uniti perché siamo liberi e complici. Avevamo il mondo da conquistare. E volevamo una famiglia e dei figli".

 

 

Ma se Mario Draghi la chiamasse a fare il ministro della Salute "andrei di corsa. Come tecnico", afferma la Viola. Che però non si sbilancia sulle sue idee politiche e tra Draghi e Conte non dice chi sceglierebbe. Ma solo: "A me Conte non dispiaceva. Si è impegnata tanto ed era forse più vicino alla gente di Draghi, che ha grande esperienza e curriculum, ma forse è un po' distante dalla vita reale".  .

 

 

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