Davvero?

Giuseppe Conte a DiMartedì, "com'è andato in onda". Dettaglio scovato da Bechis: l'immagine imbarazzante di un ex premier in disarmo

"Politicamente immobile, come il suo orologio". Giuseppe Conte va ospite in studio da Giovanni Floris a DiMartedì e quel segugio di Franco Bechis coglie subito la figuraccia dell'ex premier. Sul Tempo, la foto dell'avvocato con il bell'orologio al polso sinistro che però segna sempre la stessa ora dà vita a un suggestivo paragone politico: "L'accessorio rotto simbolo perfetto di un leader incapace di decidere". Insomma, "Conte resta fermo nel tempo", come titola il quotidiano romano. 

 

 

 

Il tuo browser non supporta il tag iframe

 

 

Il dettaglio è un inatteso segnale di sciatteria da un uomo che ha fatto dell'eleganza un po' ampollosa, ruffianella e vagamente retrò (vedi, la vezzosa pochette che fa sempre capolino dal taschino della giacca o il ciuffo impomatato anni 50) la sua cifra politica principale. Proprio come le dirette Facebook che duravano decine di minuti per non dire nulla di nuovo o quasi rispetto a quella precedente, anche il look ha costruito l'immagine del premier durante l'anno di pandemia. Sofisticato, impeccabile, vuoto. 

 

 

 

 

Ora però Conte è chiamato a una impresa forse ancora più difficile rispetto alla gestione dell'epidemia, perché se negli scorsi mesi, per buona parte del tempo, ha avuto tutto il paese "zitto e buono" ad ascoltarlo, quieto per non disturbare il manovratore, ora che dovrà ricompattare il Movimento 5 Stelle si prevedono per lui coltellate e trappolone a ogni passo.

 

 

 

 

 

Servirebbe un decisionista, cosa che lui per indole e contingenze politiche (vedi, le due diverse maggioranze eterogenee che lo sostenevano) non è mai stato. E così "dall'identità del nuovo partito alla querelle sul doppio mandato - sintetizza ancora il quotidiano diretto da Bechis - giuseppe si conferma un temporeggiatore". Auguri e un consiglio: cambiare la pila, ogni tanto, serve.