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Otto e Mezzo, Pier Luigi Bersani non ci ha capito niente: "Mario Draghi? Quando Conte parlava gli davano del pagliaccio..."

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Si è parlato del caos AstraZeneca nello studio di Lilli Gruber a Otto e mezzo, nella puntata andata in onda lunedì 14 maggio su La7. La conduttrice ha chiesto ai suo ospiti se non sia il caso che Mario Draghi dica qualcosa per rassicurare i cittadini. "Il premier è reduce da un grande successo al G7 e poi al vertice Nato. Non dovrebbe, adesso che è tornato a casa, parlare direttamente alla popolazione?". A rispondere è Pier Luigi Bersani, che subito sfrutta l'occasione per fare un paragone con Giuseppe Conte

 

 

 

"Quando parlava Conte e ci metteva la faccia tutti i giorni gli davano del pagliaccio - ha detto il fondatore di Articolo 1 -. Magari pensa che è meglio star zitto". Secondo Bersani, comunque, il presidente del Consiglio dovrebbe far sentire la sua voce in merito a un altro tema, quello delle riaperture: "Chiederei a Draghi di pronunciarsi più nettamente quando dentro al governo  viene fuori il pollaio". Il riferimento è al leader della Lega: "Oggi ho letto che Matteo Salvini dice: 'Il primo luglio bisogna riaprire le discoteche'. Qui ognuno fa il suo programma".

 

 

 

"Draghi deve dire 'state zitti, sulle riaperture decidiamo noi'. Come in Inghilterra", ha detto infine Bersani, prendendo ad esempio il caso della Gran Bretagna, dove adesso impazza la variante indiana. A causa della diffusione di questa mutazione del virus, infatti, il premier Boris Johnson è stato costretto a rimandare di un mese le riaperture previste per metà giugno. 

 

 

 

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