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In Onda, Carlo Calenda e l'obbligo del Green Pass: "O si usa o si richiude tutto di nuovo"

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"O si usa o decidiamo che si richiude di nuovo tutto": Carlo Calenda, ospite di Concita De Gregorio e David Parenzo a In Onda su La7, ha detto la sua sull'obbligo del Green Pass per accedere a luoghi ed eventi pubblici. Una questione nata dopo la decisione presa da Emmanuel Macron in Francia. Qualche giorno fa il presidente ha fatto un discorso alla Nazione per annunciare la nuova misura. Una mossa che ha portato ad un aumento esponenziale delle prenotazioni dei vaccini in tutto il Paese. Secondo il leader di Azione, però, l'Italia non dovrebbe fare esattamente come la Francia, che ha imposto l'obbligo del certificato verde per accedere a qualsiasi tipo di attività. L'intervento italiano, secondo Calenda, dovrebbe essere più morbido.

 

 

 

"In Francia i no vax sono fortissimi: il tasso dei non vaccinati tra chi lavora nel settore sanitario è il doppio del nostro, si aggira intorno al 30 per cento. Quindi loro hanno un problema gigantesco, più grosso del nostro - ha spiegato il candidato sindaco di Roma -. Credo che vada costruito un meccanismo di Green Pass più leggero, che però risponda a un principio di buon senso: se non ti vuoi vaccinare o ti obbligo o, se non posso, l'alternativa è quella di dirti che certe cose non le puoi fare. Perché il costo della tua non vaccinazione lo paghiamo tutti".

 

 

 

Secondo Calenda, insomma, dovremmo essere tutti sulla stessa barca. O ci si vaccina in massa o si ricorre a questo sistema. Quando Parenzo gli ha chiesto se fosse verosimile, per esempio, non far salire sull'autobus un non vaccinato, il leader di Azione, allora, ha replicato: "No, il Green Pass è accettabile in caso di assembramenti e nei luoghi più frequentati".

 

 

 

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