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Marco Travaglio, le accuse dal New York Times: "I legami con i magistrati, megafono per le calunnie M5s"

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La mirabile impresa di Marco Travaglio? Farsi ridicolizzare anche dal prestigioso New York Times. La ragione, ancora le raccapriccianti parole pronunciate da Marco Manetta alla festa di Articolo 1, gli insulti a Mario Draghi, "il figlio di papà che non capisce un ca***".

 

In un lungo articolo firmato dal corrispondente del NYT Jason Horowitz, quest'ultimo ha riassunto la vicenda della riforma Cartabia, partendo dal caso di Simone Uggetti, il sindaco Pd di Lodi massacrato dai grillini nel 2016 e che, alla fine, è stato scagionato solo pochi mesi fa perché "il fatto non sussiste".

 

E Horowitz, dopo aver dato conto delle scuse di Luigi Di Maio, ecco che tira in ballo il capo-ultrà di Giuseppe Conte, sul quale scrive: "Non tutti sono entusiasti, però. Marco Travaglio, direttore responsabile del Fatto Quotidiano, che ha profondi legami con i magistrati e che ha agito da megafono per le calunnie dei Cinque Stelle, attacca con ira e oppone strenua resistenza contro quella che dà sempre più la sensazione di essere la fine di un’epoca nella politica italiana. Questo mese ha sbeffeggiato Mario Draghi dandogli del ragazzino viziato e ha definito la sua Ministra della Giustizia Cartabia, ex presidente della Corte Costituzionale, come una sprovveduta che 'non sa distinguere fra un tribunale e un phon", concludono dalle colonne del NYT. Insomma, altri schiaffoni per Travaglio...

 

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