Il giallo di Capalbio

Monica Cirinnà e i soldi nella cuccia del cane. "Forse ascolteranno i familiari". Repubblica, la frase sul fratello condannato per usura

Le "banconote parlano", dice il proverbio. E anche quelle ritrovate nella villa di Monica Cirinnà ed Esterino Montino a Capalbio. Per la precisione, in una cuccia per cani costruita dal sindaco di Fiumicino nella tenuta-azienda agricola sua e della moglie, senatrice del Pd. La bellezza di 24mila euro in tagli da 500 euro, una sommetta che ha fatto chiacchierare molto e scatenato le ironie sulla coppia radical-chic più famosa della "Piccola Atene", la capitale estiva della sinistra romana.

 

 

 



Secondo quanto riporta Repubblica Roma, le 48 banconote ritrovate nella cuccia hanno "la matricola illeggibile o parzialmente danneggiata". Risalire alla provenienza, dunque, "potrebbe essere più complicato e nel caso di alcuni tagli da 500 impossibile". Una delle certezze degli inquirenti che stanno cercando di risolvere il giallo-rosa dell'estate è che quel tesoretto è stato nascosto tempo fa. Nel frattempo i due coniugi dem si sono dovuti addirittura rivolgere a un avvocato per tutelarsi da "ingiurie, insulti, offese e veleno". Certo sulle ironie non ha aiutato l'incauto sfogo della Cirinnà sul Corriere della Sera, a cui ha riferito di essere "già in grossi guai" perché abbandonata dalla colf senza preavviso, nonostante questa fosse "strapagata e in regola con l'Inps", e costretta a fare "la lavandaia, l'ortolana, la cuoca". Praticamente, la vita quotidiana di molte donne italiane. 

 

 

 

 

Le banconote, si diceva. I carabinieri le consegneranno alla Banca d'Italia e gli esperti studieranno le matricole leggibili. La somma, azzarda Repubblica, potrebbe arrivare dall'estero. "E questo potrebbe complicare il lavoro degli investigatori nella ricerca della filiale dell'istituto bancario che le ha messe in circolazione". Nell'ambito della lotta al riciclaggio, dal 2019 di fatto non si stampano più banconote da 500 euro. Un dettaglio lascia intendere l'assoluta fretta (o incapacità) del delinquente che ha pensato bene di nascondere le banconote nella cuccia: non le ha protette in alcun modo, sono state esposte a ogni tipo di intemperia.

 

 

 

 

Secondo i Montino, quei 24mila euro potrebbero essere legati allo spaccio di droga. Repubblica aggiunge sibillina un dettaglio: "Nel passato della senatrice pro gender c'è l'arresto, nel luglio del 2020, del fratello Claudio in un blitz contro la camorra dei Senese". All'uomo fu contestato il reato di usura ed è stato condannato con rito abbreviato a 4 anni e 8 mesi (un anno e 4 mesi al figlio). "Gli inquirenti potrebbero decidere di sentire sindaco, senatrice e anche i loro familiari", conclude Repubblica non sciogliendo il dubbio di eventuali sospetti su un coinvolgimento indiretto del fratello della ignara e incolpevole senatrice.