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Roberto Burioni e Dj Otto morto di Covid: "Campava trent'anni...". Ricoperto di insulti

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Dj Otto, al secolo Ottorino Casagrande, è venuto a mancare lo scorso 13 ottobre. Si è spento all’ospedale di Dolo, a Venezia: era stato ricoverato circa tre settimane prima dopo aver contratto il Covid e aver sviluppato la malattia, in maniera sempre più invasiva. Ovviamente Dj Otto non era vaccinato e questo ha fatto tutta la differenza del mondo tra la vite e la morte.

 

 

Il caso è stato utilizzato da Roberto Burioni per ricordare ancora una volta quanto sia stupido e pericoloso decidere di non vaccinarsi, per quanto sia una scelta assolutamente legittima: “Con la salute non si scherza - ha twittato il noto virologo - ai suoi cari condoglianze, voi vaccinatevi non per il green pass ma per salvarvi la vita. Vi rendete conto? Se si fosse vaccinato avrebbe avuto forse davanti a sé altri 30 anni di vita felice insieme alla sua musica, ai suoi cari, ai suoi ammiratori. Invece è morto e se si fosse vaccino sarebbe vivo”.

 

 

Un messaggio che ha scatenato polemiche tra i no-vax, che hanno dato dello sciacallo (e non solo, ma certi epiteti non sono riportabili) a Burioni, che sfrutta un morto per fare campagna pro-vaccino. È però un dato di fatto che Dj Otto sia morto perché non vaccinato: aveva riscosso un certo successo in Veneto soprattutto tra gli anni Ottanta e Novanta.

 

 

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