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CartaBianca, la supercazzola di Massimo Galli indagato: "Aspetto definizioni migliori", cosa si inventa per non rispondere

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Il boom dei casi Covid in Inghilterra è stato al centro della discussione a Cartabianca, nella puntata andata in onda ieri sera su Rai 3. Tra gli ospiti di Bianca Berlinguer c'era Massimo Galli, primario dell'ospedale Sacco di Milano. L'infettivologo ha spiegato come mai si è registrata un'impennata di queste dimensioni nel Paese di Boris Johnson. Le cause sarebbero due: "Hanno aperto troppo e mollato sul discorso dei vaccini".

 

 

 

In altre parole, la "colpa" del Regno Unito, secondo Galli, sarebbe stata quella di aver allentato troppo presto le misure restrittive, ma anche quella di non aver continuato a vaccinare la popolazione con gli stessi ritmi dei primi tempi: "Era in testa sui vaccini e però si è fermata al 72% della popolazione con almeno una dose, mentre noi in Italia siamo al 78, oltre all’uso delle mascherine". Nel nostro Paese, quindi, la maggiore prudenza e il numero più alto di vaccinazioni ci starebbero premiando. Tant'è che il dato dei contagi è molto meno preoccupante. Parlando invece degli ormai famosi no-vax, Galli ha voluto ridimensionare la questione. In particolare, ha sottolineato: "Da che vaccino è vaccino ci sono sempre stati negatori, vaccino-scettici". E poi ha aggiunto: "Per la prima volta abbiamo un vaccino usato più di ogni altro per necessità".

 

 

 

L'infettivologo, poi, incalzato dalla conduttrice, ha parlato anche dell'indagine che lo riguarda: "Risponderò nelle sedi adatte appena i miei avvocati mi diranno che le imputazioni sono definite e non sono solo indiscrezioni di stampa. Non entro nel merito delle cose fino a che non ho definizioni migliori".

 

 

 

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