Privatissimo

Mario Draghi paparazzato da Signorini: "Come si chiama il suo cane". Una coincidenza molto sospetta

Il più fedele alleato di Mario Draghi? Non è Sergio Mattarella, tanto meno qualche leader di partito. Si chiama Barsuk, ed è il suo amatissimo bracco ungherese. Il settimanale Chi diretto da Alfonso Signorini ha scatenato i suoi seguti con una macchina fotografica in mano ed è riuscita a pizzicare il premier in una rarissima istantanea di vita privata, lontana dai completi impeccabili e dai rituali dei Palazzi romani.

 

 

 

 



Nel weekend, Draghi si dedica anima e corpo al suo cagnolone, rivelando un'indole molto affettuosa e ben lontano dai toni austeri e composti a cui ci ha abituato fin dai tempi della presidenza della Banca centrale europea. SuperMario ha adottato Barsuk ormai cinque anni fa, scegliendolo in un allevamento. Il veterinario, spiega Chi, lo ha definito un "magnifico esemplare". Di lui ovviamente si prende cura durante la settimana la first lady, la moglie del premier Maria Serenella. Ma sabato e domenica ecco il "ricongiungimento". Draghi viene paparazzato in polo blu e cappellino con visiera, al volante della sua Panda con a bordo il cane color miele, da portare al parco per una sgroppata.

 

 

 

 

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Il nome Barsuk è stato ricevuto da cucciolo, in allevamento. Forse deriva dal termine russo che significa "tasso". Inteso come l'animale, certo, ma considerando l'attività di Draghi direttamente connessa all'altissima finanza, suona quantomeno come una coincidenza significativa. Sebbene la distanza con Villa Borghese sia minima e facilmente percorribile a piedi, Draghi, spiega il settimanale, preferisce usare l'auto per depistare i fotografi in agguato.