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Giorgia Soleri, "speravo di morire". Quello che la fidanzata di Damiano dei Maneskin non aveva mai detto

Francesco Fredella
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Si chiama endometriosi, una malattia che colpisce tante donne. Se ne parla sempre più spesso anche sui giornali. Anche Giorgia Soleri, la fidanzata di Damiano dei Maneskin, svela un passato difficile. Doloroso. «C'è stato un momento, in questi lunghi otto anni di malattia, che ho sperato di andare a letto la sera e non svegliarmi più. Il dolore era diventato insostenibile, costante, non smetteva mai», dice alla Stampa.

 

 

 

 

 

 

Lei, modella milanese trapiantata a Roma, sta portando avanti una vera battaglia di sensibilizzazione. «Sono persino arrivata a farmi le punture di antidolorifici, trascorrevo intere giornate a letto, perdevo sangue, piangevo, urinavo”, continua. Una vera battaglia portata avanti sempre con tanto entusiasmo nel collettivo «Non Una Di Meno», che dà un nome alle malattie come l’endometriosi e la vulvodinia. «Son stata fortunata, perché per me l'operazione è stata risolutiva: non ho più i sintomi e i dolori tipici dell'endometriosi. Spero di continuare così, anche se la malattia ha una recidiva molto alta», dice nell’intervista.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Giorgia spiega cosa significa questa patologia: «Avere una vita d'inferno. A lungo non sono uscita di casa: soffrivo di cistiti e questo mi costringeva ad andare in bagno ripetutamente. Chi era con me si scocciava perché magari eravamo fuori e io ogni cento metri entravo in un bar per usare la toilette. Posso dire di conoscere i bagni di tutte le stazioni e aeroporti d'Italia. Oggi invece vivo per la prima volta la mia adolescenza e ho questa voglia irrefrenabile di uscire tutte le sere. E finalmente potrò fare le vacanze per bene». 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ma come l’ha scoperta? «Per anni mi sono dannata per capire cosa avessi. Quattro anni fa mi hanno visitato in un centro medico privato e specializzato in endometriosi a Milano e mi dissero che ero ipocondriaca, che gli stavo facendo perdere tempo. Poi ho trovato una ginecologa che ha messo in dubbio la loro diagnosi. E ha avuto ragione». Infine, la fidanzata di Damiano dei Maneskin parla dell’equipe che la segue: «A Roma ho il fisioterapista e il ginecologo. La psicologa invece sta a Milano ma le sedute per ora le facciamo online. Prima della diagnosi solo di integratori e farmaci spendevo circa 700 euro al mese. Di questi, quasi 300 sono di fisioterapia, 4 volte al mese. Se sei fortunata trovi un medico di famiglia che ti fa le ricette, ma a me non sempre è accaduto».

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