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David Rossi, "nella stessa via dove fu uccisa la prostituta": la testimonianza non verbalizzata, una svolta sconvolgente

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Troppi ancora i punti oscuri sulla morte di David Rossi. Tra questi una strana anomalia riscontrata dalla Commissione parlamentare d'inchiesta, che ha scoperto un racconto non verbalizzato da parte di una testimone. La donna si presentò in questura, ma le sue parole non vennero trascritte: "Era sconvolto, lo incrociai in via Vallerozzi", ha detto la signora parlando della stessa via in cui, pochi giorni prima, era stata uccisa una prostituta. Un delitto - sono le ipotesi del reo confesso dell'omicidio- che potrebbe avere collegamenti con la morte del capo comunicazione del Monte dei Paschi di Siena.

 

 

Una scoperta che potrebbe finalmente portare a una svolta e che ha spinto la famiglia a chiedere la riapertura di un'indagine per omicidio. "Chi sa qualcosa - ha detto ieri giovedì 16 dicembre Carolina Orlandi, figlia di David - parli adesso. Non siamo interessati a indagini pro-forma, scollegate dall'accertamento delle cause sulla sua morte". Indagini, quelle sul decesso di Rossi, irte di ostacoli. Ad ammetterlo anche il deputato Walter Rizzetto. La settimana scorsa, l'audizione dell'ex comandante dei carabinieri di Siena Pasquale Aglieco, mai comparso in nessun verbale, che ha ammesso di aver partecipato al primo sopralluogo nello studio di Rossi, la notte del 6 marzo 2013, insieme ai pm Nicola Marini, Aldo Natalini e Antonino Nastasi.

 

 

L'ufficiale ha descritto alcune azioni dei pm che potrebbero aver inquinato la scena del crimine, ma Nastasi ha già smentito. Ma i misteri sono diversi. Tra questi l'assenza dal fascicolo di due video e 61 foto scattate dalla polizia scientifica, che sono state poi acquisite dalla commissione parlamentare. Per questo e tante altre ragioni, la famiglia dell'ex capo comunicazione ha intenzione di andare fino in fondo alla vicenda, convinta che David non aveva alcuna intenzione di suicidarsi. 

 

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