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Otto e mezzo, Lilli Gruber e il ministro Orlando: "Niente, non ci dice niente", sconforto in diretta

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Lilli Gruber ha aperto la puntata di Otto e mezzo, in onda su La7, parlando della cabina di regia in programma giovedì 23 dicembre per decidere una eventuale nuova stretta in vista delle feste, anche a causa della recente impennata dei contagi Covid. Il suo ospite, il ministro del Lavoro Andrea Orlando, ha preferito non sbilanciarsi troppo: "Non credo sia il momento di dare anticipazioni, bisogna rispettare in modo scrupoloso le indicazioni già previste e andare a vaccinarsi. I numeri crescono ma per fortuna il numero dei morti non è lo stesso di un anno fa". 

 

 

 

La conduttrice allora ha insistito: "Salvini dice che tanti italiani si sono vaccinati e che se adesso ci ritroviamo a varare nuove restrizioni vuol dire che c'è qualcosa che non funziona". Secca la replica del dem: "Forse non si è accorto che c'è una tempesta che si sta abbattendo sull'Europa e sul mondo. L'Italia ha solo qualche settimana di vantaggio". Uno scenario catastrofico, insomma. La Gruber, quindi, ha fatto un nuovo tentativo: "E cosa pensa dell'obbligo vaccinale sul lavoro?". Il riferimento è al cosiddetto super green pass, rilasciato solo a guariti e vaccinati, che per ora non serve sul luogo di lavoro.

 

 

 

Anche di fronte a questa domanda, però, Orlando ha preferito non sbottonarsi: "Bisogna discuterne". "Niente, non ci dice niente il ministro", ha detto allora la giornalista in preda allo sconforto. Il dibattito in studio poi è andato avanti. Si è parlato anche dell'importanza del vaccino. A tal proposito il ministro ha detto: "Quelli che si sono ammalati con vaccinazione non stanno come quelli che si ammalano senza essersi immunizzati. Il virus picchia in modo diverso, questo non deve essere tralsciato. Abbiamo scoperto che anche le conseguenze nel tempo sono diverse". Ecco perché poi ha difeso la scelta di vaccinarsi: "Svalutare un sacrificio collettivo mi sembra una pratica autolesionista".

 

 

 

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