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Antonella Viola e il Pd: "Padova, basta statue di soli uomini". La follia sinistra che sconcerta l'Italia

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Prosegue la polemica sull'assenza di statue femminili a Prato della Valle, la grande piazza di Padova. Qui ci sono 78 sculture, ma nessuna di queste ritrae una donna. Un fatto che ha scatenato, come scontato che sia, la sinistra. E così il 27 dicembre due consiglieri comunali della maggioranza di centrosinistra, Margherita Colonnello e Simone Pillitteri, hanno presentato una mozione. Lo scopo? Installare una scultura dedicata a Elena Cornaro Piscopia su uno dei due basamenti vuoti, interni al ponte settentrionale di Prato della Valle. In modo da celebrare la figura della prima donna laureata al mondo, tra l'altro nell'Ateneo di Padova.

Un appello a cui si è accodata anche Antonella Viola. L'immunologa ha messo da parte la sua materia per dedicarsi all'ultimo argomento di discussione. "Naturalmente - spiega sulle colonne de La Stampa proprio lei che risiede a Padova - non si sta proponendo di abbattere statue di uomini per sostituirle con donne, ma di aggiungere, integrare, colmare un vuoto che, finalmente, si fa notare". E ancora: "Se fino a qualche decennio fa la cultura dominante ci spingeva a costruire una piazza tutta al maschile, oggi un luogo del genere è lontano dal sentire comune. Nulla di scandaloso quindi nel trasformare il messaggio della piazza, di renderlo più vicino al mondo dei giovani, di fare dell'opera d'arte un ponte tra passato e futuro".

D'altronde, conclude la Viola, di personaggi femminili e illustri la città e piena. Solo per citarne due, l'immunologa fa il nome di Gualberta Alaida Beccari o Giulia Bigolina. "Evitiamo quindi, nella scelta, di pretendere come al solito che le donne da raffigurare siano eccezionali come Marie Curie, utilizzata da sempre a sua insaputa non per stimolare le ragazze a provarci ma per porre l'asticella così in alto da scoraggiarle in partenza. Per meritare la prima statua femminile in Prato della Valle forse basterebbe aver vissuto come donna, facendo del proprio meglio, nonostante tutto".

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