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Omicron, Massimo Galli a L'aria che tira: "Tre nuove varianti in 12 mesi". Le conseguenze: un terribile sospetto sul futuro

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L'obbligo vaccinale sì, ma per tutti. Ne è convinto Massimo Galli che, intervenuto a L'Aria Che Tira su La7, boccia il vaccino imposto ai soli over 50. "Sarebbe stato più logico e coerente passare a un obbligo vaccinale senza se e senza ma", spiega a Myrta Merlino durante la puntata di lunedì 10 gennaio. Qui l'infettivologo del Sacco di Milano si dice pensieroso: "La Omicron ci ha spiazzati, nell'arco di 12 mesi si sono presentate tre nuove varianti in grado di sostituire le precedenti, con una grande capacità diffusiva, e questo ha spostato molti equilibri e convinzioni". 

 

 

Per Galli a questo punto non tocca che rivedere i vaccini, perché la nuova mutazione ha cambiato "anche in termini di durata della copertura del siero". Certo è, a detta di Galli, che "chi si è fatto Omicron e l'ha superata, ha alte difese nei confronti di questa". Tra questi c'è anche lui, che settimana scorsa ha raccontato di essere stato contagiato nonostante i tre vaccini. "Non è stata una passeggiata di salute", ammette per poi aggiungere che si tratta di "qualcosa di più di un'influenza". Almeno "per i vecchiotti come me". E ancora: "Nel periodo tra Natale e Capodanno gli unici pazienti che ho sentito è stato per mail o per telefono. Ho visto poche persone a livello conviviale, senza mascherina, ma mai tutte insieme. Questo la dice lunga, senza vaccino sarei morto". 

 

 

Se la Omicron "è una brava ragazza gentile oppure sono i vaccinati che si difendono meglio, nonostante tutto e senza passarsela benissimo", l'infettivologo non sa cosa scegliere. Da una parte infatti quei vaccinati che grazie al siero hanno preso il Covid ma non sono finiti in terapia intensiva, dall'altra gli studi che considerano la Omicron contagiosa ma non troppo pericolosa come invece la Delta.

 

 

 

 

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