L'infettivologo

Matteo Bassetti, aria condizionata e Covid: "Qual è il rischio", ecco cosa succede davvero "per via aerosolica"

Gli impianti di climatizzazione non aumentano il rischio di trasmissione del Covid: è ciò che sostiene un recente studio condotto dal San Martino di Genova. Di recente ne ha parlato pure Matteo Bassetti, primario della clinica di Malattie infettive. L'infettivologo, in particolare, ha condiviso proprio quello studio e ha scritto: "Il rischio di trasmissione per via aerosolica dove ci sono impianti di condizionamento è nullo, anche negli ospedali dove ci sono malati di Covid. Figuriamoci nei ristoranti o al cinema. Ecco i dati di una ricerca condotta al San Martino".

 

 

 

Allegato al suo post lo studio condotto dall'ospedale. Un approfondimento tecnico sui principali impianti di condizionamento. Questi, nello specifico, non aumenterebbero o favorirebbero il rischio di trasmissione del virus in ambienti chiusi e molto frequentati per più ore al giorno, come per esempio gli ospedali. Dell'argomento si era parlato pure l'anno scorso, quando gli studi e gli approfondimenti sulla questione erano ancora pochi. Anche allora, comunque, non c'erano prove circa infezioni da Sars-CoV-2 causate da aerosol infetti distribuiti tramite i condotti dei sistemi di climatizzazione.

 

 

 

Il fattore di rischio, quindi, è indicato come molto basso. Pare, infatti, che i sistemi di ventilazione ben tenuti, compresi i condizionatori, siano in grado di filtrare i droplet (le gocce di saliva) più grandi contenenti il virus. Molto importante, comunque, il ricambio d'aria negli ambienti chiusi., anche attraverso l'attivazione di sistemi validati di aerazione, purificazione e ventilazione meccanica controllata.